Il nome di questo veliero ricorda una gentile storia
d'amore ed un dramma del mare.
Due casati camogliesi si erano scambiati i
carati di proprietà per la costruzione di un veliero.
L'alleanza commerciale
veniva in seguito cementata con un'alleanza di famiglia.
Una gentile fanciulla
- era una delle più belle del paese - diede promessa di sposa al figlio
dell'altro casato.
E siccome si trattava proprio allora di dare un nome al
barco che stava a Varazze pronto al varo, fu deciso di chiamarlo
"Promessi".
Poi il baldo Capitano partì per l'Inghilterra con il
nuovo bastimento e con il suo bel sogno d'amore.
Al ritorno si sarebbero
sposati ed imbarcati sul "Promessi" per i soliti viaggi al Mar Nero.
Invece il bel sogno d'amore s'infranse con il barco su una irta scogliera nel
Mare d'Irlanda.
Quando la notizia del disastro arrivò a Camogli, la piccola
fidanzata si chiuse nella sua casa e nel suo dolore.
Due mesi dopo morì.
Dal libro
''Capitani di Mare e Bastimenti di Liguria'', Gio Bono Ferrari, Rapallo,
Arti Grafiche Tigullio, 1939.
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