Sul finire del 1889 partiva per Buenos Ayres con
mercanzia generale.
Nel golfo di Santa Catalina una enorme ondata si portò
via il nostromo Antonio Mortola nativo di Camogli.
Ma, caso strano e forse
unico, un'altra enorme ondata riportò a bordo il povero nostromo con le gambe
spezzate.
Curato, guarì restando zoppo.
Questo bastimento andato alla barra
di Buenos Aires, incagliò su un banco di sabbia non segnato sulle carte.
Bisognò dar fondo.
Ma poche ore dopo, essendosi alzata una densa foschia, un
vapore inglese investì in pieno la nave camogliese, spezzandola letteralmente
in due.
I naufraghi si salvarono nelle lance e poterono approdare a Montevideo.
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