ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


051.     LA SAGRA DEL PESCE 
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  11 maggio 1952

Fotografo: B. Ferraris (attr.)

NOTE:

Per sfatare la leggenda che vuole i camoglini i più parsimoniosi e "scozzesi" tra tutti i liguri e per far conoscere Camogli al di fuori dei ristretti confini regionali fu inventata una manifestazione che in seguito fece scuola: la Sagra del Pesce.

Questa è la prima di queste fortunate sagre che da allora si susseguono ininterrotte ogni seconda domenica di maggio.

Nella foto si possono notare, dietro il banco da sinistra: Ido Battistone, futuro creatore del "Dragun" allora quindicenne, Martìn, Viacava Lorenzo detto Lorre,  nipote del Napoli, il Gelosi ed Eugenio Brichetto detto Bona.

A quel tempo non esistevano gli attuali padelloni giganti: sei piccoli banchi sparsi per il paese friggevano il pesce che veniva (udite udite!) regalato dai pescatori ai camogliesi ed ai turisti. 

Nella seconda edizione del 1953 i banchi furono portati a quindici per poter soddisfare le aumentate esigenze.

Quella del 1954 fu la prima Sagra in cui fu utilizzato il padellone gigante. 

Lo costruì in pochi giorni l'Officina Metalli di Calata Gadda a Genova: quattro metri di diametro, sei di manico (che fungeva da camino), pesante undici quintali. 

Non essendovi sufficiente spazio sulla terraferma per il padellone e per la folla insieme, fu deciso di armare e posarlo su di un'incastellatura metallica montata sulle acque del porto e poggiata sul fondale.

Il raro piacere di ottenere dai camoglini qualcosa "agratis" specie se è quanto di meglio possano offrire, ovvero una buona porzione di pesce fresco, fu la ben calcolata chiave che decretò il successo di questa manifestazione, che tutt'ora dura ed attira decine di migliaia di visitatori ogni anno.

Altra immagine con lo stesso soggetto alla scheda N° 1756.

A proposito, nella Prefazione ho promesso una spiegazione:

Come noterete ho usato, per definire gli abitanti di Camogli sia l'aggettivo "camogliesi" che "camoglini".

La differenza c'è, anche se nessun "camoglino" ve la confesserà mai perché porta in sé un senso di "diffidenza" per fortuna scambiata dai foresti per "il carattere chiuso tipico dei Liguri".

Camoglino é colui che proviene da generazioni di vecchie famiglie locali di cui tutto si conosce e perciò dalle prevedibili reazioni.

Camogliese è l'abitante di Camogli la cui famiglia non è originaria di Camogli.

E' una definizione un  po' grossolana perché non ha regole precise: c'è chi resta "foresto" per generazioni e chi dopo una generazione diventa "camoglino"

Forse dipende da quanto egli stesso effettivamente si integra e si apre agli altri e ne assume parlata, costumi e fa sue le tradizioni locali.

Essendo da secoli abituati e "costretti" per necessità economiche a convivere e frequentare popoli diversi, i camoglini non possono permettersi di essere considerati snob o comunque un popolo a parte. Può nuocere agli affari.

Di conseguenza la differenza non ve la diranno mai: se provate a chiedere, immancabilmente vi diranno "Camogliese o camoglino è uguale, sono tutte balle".

E questo vuol dire che non siete ancora un "camoglino".

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