ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


060.           LA MONGOLFIERA     
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  7 febbraio 1909

Cartolina Edizioni Gualco, Camogli

NOTE:

Lorenzo, a bordo della barca "Peschiamo"  verso le quattro del pomeriggio del 7 febbraio 1909 stava rientrando in porto dalla pesca quando dal largo arriva verso di lui, spinto dal vento, un pallone aerostatico.

Giunto sopra di lui, dalla navicella due uomini gli fecero segnali gettandogli una cima. 

Dopo un attimo di stupore (non aveva mai visto una cosa simile) capì che gli aeronauti erano in pericolo: la mongolfiera si abbassava lentamente rischiando un ammaraggio.

Fece appena in tempo a rimorchiare lo strano pallone sulla spiaggia: aiutato da una folla che nel frattempo si era radunata (nessuno aveva mai visto una mongolfiera) trascinò quell'affare all'asciutto un attimo prima che cadesse in mare.

Dalla grossa cesta solennemente scesero tra gli applausi due aeronauti con berretto, occhialoni, spolvero e braghe alla zuava che ebbero così il loro momento di gloria. 

Dapprima dissero, come d'uso tra i marinai, il nome del loro vascello: si chiamava  "Albatros" e dichiararono di aver preso il volo da Torino. 

Raccontarono che, spinti da un forte vento di tramontana, superarono gli Appennini sino al centro del Mar Ligure; poi fortunatamente il vento cambiò direzione respingendoli verso la costa quando ormai, esaurito il gas, cominciavano a gettare fuori bordo tutto quanto possibile per alleggerirsi. 

Il pallone partì così improvvisamente come era arrivato: piegata e stivata la tela nel cesto, gli aeronauti, noleggiato un carro per la stazione, si imbarcarono sul treno e nessuno li vide più.

Passarono generazioni prima che qualche camoglino si decidesse a volare.

Un'altra immagine ripresa dalla parte opposta è alla scheda N° 607.

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