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RECCO
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NOTE:
Sulla breve spiaggia di Recco sin dal medioevo e fino al 1876 si costruivano grandi e bei velieri. Nella fotografia si nota, sulla sinistra, il ponte ferroviario in costruzione. Il primo treno vi passerà nel 1860, quando la linea fino a Genova sarà completata. Nel cantiere navale si nota un brigantino a palo in costruzione: è il Re Galantuomo, uno degli ultimi velieri che il maestro d'ascia Luigi Gotuzzo costruì prima di cedere il Cantiere a Paolo Rolla nel 1863 per trasferirsi a Chiavari, dove il litorale era più ampio e permetteva maggiore sviluppo all'industria cantieristica, come in effetti avvenne. Dal sec. XVIII° erano tuttavia famose per la loro robustezza le bombarde che a Recco venivano realizzate per conto degli armatori di tutta la Liguria. Dal 1805 al 1870 vi si costruirono dei buoni brigantini a palo anche di grosso tonnellaggio, fino a 1000 tonnellate e più, i preferiti dagli armatori di Camogli.
Una curiosità: sino alla
proclamazione della Repubblica Ligure (1797) il suolo su cui sorgevano i
cantieri apparteneva ai beni della Chiesa Plebana di Recco. I
costruttori navali dovevano, ad ogni barco impostato, pagare una tassa
alla Chiesa di tre lire per ogni palmo di lunghezza della sua chiglia. La dominazione francese (1805-1814) la classificò come domaine public di proprietà dello Stato e la successiva piemontese (1814 -) ne ribadì la proprietà dello Stato iscrivendola al Regio Demanio. Nel 1876 venne chiuso l'ultimo cantiere navale che costruiva grandi velieri.
Per oltre mezzo secolo
rimasero solo i maestri d'ascia che costruivano leudi e gozzi. |
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