ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA



1141A.           RECCO             
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:
anno 1938

Origine: archivio                    Fotografo: E. Razeto, Recco

NOTE:

Nel  ricercare la migliore datazione della fotografia, ho notato, ingrandendola, che sui tetti e sui muri di diverse case vi appare chiara e ripetuta almeno sette volte la scritta DUCE.

Ne ho trovata la probabile data della foto e la motivazione da quanto scrive Andrea Revello nel N° 51 di EccoRecco a pagina 5, di cui ne trascrivo l'icipit:

Il 15 maggio 1938, proveniente da Santa Margherita, Benito Mussolini attraversò Recco in auto diretto a Genova, per la sua seconda visita ufficiale alla “Dominante dei mari”.

Nel capoluogo avrebbe dovuto presenizare a diverse inaugurazioni, tra sfilate,
discorsi e applausi.

Così quel giorno le strade erano imbandierate, vasi di fiori ai lati dell’Aurelia, arazzi e tappeti alle finestre, fasci littori e scritte cubitali inneggianti al Duce, slogan scritti sui i muri lungo la statale.

I recchesi, almeno la loro stragrande maggioranza, erano onorati di quel passaggio.

Sapevano che Mussolini conosceva e stimava il loro paese. Lo testimoniava anche la massiccia campagna di abbonamenti al suo giornale, “Il popolo d’Italia”.

A Recco, che si fregiava del titolo di “Terzo Fascio d’Italia”, il Duce poteva contare sul sostegno di Amedeo Rebora e su quello di Ferruccio Lantini, già segretario del Fascio genovese, che aveva acquistato una casa – l’attuale Hotel “La Villa” – ospitandovi, sembra, lo stesso capo del governo.

Purtroppo, da lì a cinque anni ci avrebbero pensato gli Alleati a cancellare quelle scritte.

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