ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


130.         LA PIAZZETTA DELLE SIGNORE SECCHE       
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: 
anno 1910 c

Fotografo: F. Ferraris

NOTE:

Pur essendo silenziosamente bella, caratteristica e centralissima, la Piazzetta delle Signore Secche è sconosciuta ai più.

La sua pavimentazione è fatta con i caratteristici risseu, ciottoli tondi che con i diversi colori formano un mosaico ricamato.

I suoi due accessi, il primo da una stretta scaletta tra le case dalla Via della Repubblica ed il secondo da una breve scala che passa all'interno di un portone della Via Garibaldi, sfuggono al turista che non ne sospetta neppure l'esistenza.

Il nome della piazza, che a tutta prima può apparire un po' strano, non è dovuto alla ristrettezza degli accessi che avrebbe potuto discriminarne i frequentatori, bensì a motivo che le proprietarie delle case intorno erano due sorelle alte di statura e magrissime, ultime discendenti di un'antica famiglia che si estinse con loro verso la fine del 1700.

A proposito di nomi, nella foto si vede una fontanella pubblica del vecchio tipo squadrato installato sino al 1880-90, che a partire dal 1900 venne sostituito dal modello tondo.

Questa fontanella veniva chiamata il sordomuto (l'oste ideale!), meta di molti inviti agli amici a bere ün gottō da-u surdu-müttu.

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