ARCHIVIO CAMOGLI IERI


1672.     SAGRA DEL PESCE      
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: 10 maggio 1953

Origine: archivio                                              Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Il porticciolo di Camogli visto dalla Piazza Colombo alla Seconda Sagra del Pesce.

In primo piano il leudo "Puē Puìn" con il quale il proprietario sino a qualche anno prima trasportava dalla Toscana il vino con il quale riforniva le osterie di Camogli.

Sulla Calata si notano molte persone che stanno intorno alle padelle che friggono il pescato in occasione della Seconda Sagra del Pesce.

Dalla foto non si riesce ad avere una realistica idea della folla sulla Calata, ma la foto seguente è più eloquente.

Per la prima edizione del 1952 il pesce veniva fritto in dieci padelle su appositi banchi dislocati in diversi punti della città.

Per questa Sagra del 1953 i punti di frittura salirono a sedici.

I records della Sagra di quell'anno furono: 30.000 piatti distribuiti, 30 quintali di pesce utilizzato, fritto in 500 kg. di olio d'oliva extra vergine.

Risultando tuttavia ancora insufficienti a far fronte alla sempre maggiore folla, dalla Sagra del 1954 venne l'idea di friggere tutto il pescato in un grande padellone che, per mancanza di spazio, si pensò di issare su di un traliccio poggiato sul fondale del porto prospiciente Piazza Colombo.

Allo scopo venne così costruita la padella più grande del mondo: peso undici quintali, quattro metri di diametro, sei metri di manico (che fungeva da camino), quaranta centimetri di bordo, necessitava di cinquecento litri d'olio per ogni cottura. 

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