ARCHIVIO CAMOGLI IERI


1685.         IL  PORTO              
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: anno 1910 c

Origine: cartolina                                           Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Il Porto di Camogli ai primi del Novecento.

A sinistra si nota il portico con lo spiazzo che lo precede con un cannone piantato in mezzo come bitta da ormeggio che oggi forma il terrazzo pensile del Bar Fata Morgana (ex Porticciolo).

A seguire si nota la casetta con finestrella che tamponava il portico seguente, demolito qualche anno dopo ed aprendo così la strada alla vista ed alla luce.

Sulla Calata si può notare il casotto di legno ospitante l'ufficio della Dogana che il nubifragio della notte del 25 settembre 1915 spazzerà via insieme al finanziere Francesco Salaris che lo ospitava ed il cui corpo non venne mai più ritrovato.

Ecco la lapide che lo ricorda.

Inoltre si può notare, all'angolo tra l'edificio della Capitaneria ed il Palazzo del Moletto, l'esistenza di una passerella di congiunzione che passa davanti all'arcata sostenente l'edificio dell'attuale diurno.

Prima si passava solo dalla scala che scende dalla Piazzetta della Fontanella.

Poco dopo al posto della passerella venne realizzato il selciato che c'è ancora oggi.

Quell'angolo di porto era conosciuto come "l'Ainìn" ed era un importante segnale perché lì si forma, con l'interramento del porto causato dalle correnti marine, una minuscola spiaggetta di sassolini e quando ciò accade è segno che il dragaggio del porto diventa urgente.

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