1722.
RECCO |
NOTE:
La
fabbrica dell'Amaro Camatti ebbe inizio nel 1923 con l'acquisto di un
terreno nella Valle di Né lungo la statale 333 Recco - Uscio da parte di Umberto
Briganti, livornese di Cecina e da sua moglie Teresa Camatti di Montecreto
(Modena). Su questo terreno
costruiscono un edificio per la loro futura distilleria: sul
frontone un’insegna decorata a mano riporta il nome scelto per l’amaro:
Camatti, come il cognome della moglie, che lavorerà con lui nello
stabilimento. Nel dopoguerra il lavoro riprende. La produzione continua anche dopo la morte di
Umberto, nel 1964, portata avanti dal figlio Cesare. Quando questi
scompare, nel 1980, è un altro Umberto, figlio di Cesare, ad occuparsi
dell’azienda. L'edificio che ospitava lo stabilimento dell’Amaro Camatti è diventato abitazione di famiglia. Ma qualcosa è rimasto in casa
Briganti. Da qualche anno la storia dell’Amaro Camatti rivive nel locale
che Chiara Degregori, nipote di Cesare Briganti, ha aperto
insieme al marito in via David Chiossone, nel centro storico di Genova.
Sulle pareti dell’Antica Trattoria San Carlo, le foto della vecchia
fabbrica, quella dell’inventore Umberto Briganti con la
moglie, una vecchissima pubblicità e una locandina degli anni
’60. |
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