La
strada che da Santa Margherita porta a Portofino, da poco allargata,
percorsa da una automobile cabriolet.
Alle spalle il Castello di Paraggi.
Il castello Bonomi Bolchini, o Castello di
Paraggi, si trova sul promontorio che chiude a levante l’omonima baia.
La sua primitiva costruzione è antica.
Nel medioevo appartenne, tra gli altri, anche ai Fieschi.
A seguito del fallimento della Congiura contro Andrea Doria (1547) il
Castello di Paraggi passò alla Repubblica di Genova.
Nel 1626 ne venne ordinato il potenziamento per una maggiore difesa del
territorio e della costa lungo il promontorio di Portofino.
Dalla caduta della Repubblica Ligure tra il 1805 e la fine del Primo
Impero Francese nel 1814, il castello fu occupato dalle truppe francesi
di Napoleone Bonaparte.
Negli anni seguenti il Castello venne progressivamente a perdere la sua
importanza strategica e cadde in abbandono.
Nel 1870 il Colonnello Montagu Brown, Console britannico a Genova,
acquistò dal Demanio il Castello di Portofino.
Il fratello minore Federico Brown quando si sposò nel 1882 acquistò,
sempre dal Demanio, il Castello di Paraggi.
Ambedue le costruzioni erano ormai fatiscenti, ma la loro posizione
strategica le rendeva panoramicamente uniche e meritevoli di recupero.
In seguito Montagu Brown cedette il Castello di Portofino ai conuigi
Baber i quali alla loro morte lo lasciarono al Comune di Portofino,
attuale proprietario.
Anche Federico Brown restaurò il Castello di Paraggi e ne fece la sua
residenza.
I lavori terminarono a fine 1890 con l'allargamento della strada carrabile che univa Santa
Margherita a Portofino e la realizzazione del portale e della strada
interna di accesso alla casa.
Nel 1913 Federico Brown vendette il Castello alla famiglia Goretti la
quale in seguito lo cedette alla famiglia Bonomi Bolchini, attuale
proprietaria. |