Luigi Tenco sul Molo a Camogli, 1964

Il cantante Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967)fotografato sul Molo di Camogli sopra la "pouieua" (pron. puiöa), ossia il grosso calderone con sotto il fornello, un tempo utilizzato per bollire e tingere le reti.

In origine queste erano di candido cotone, perciò troppo visibili ai pesci. I pescatori le bollivano in una tintura marrone a base di tannino la quale, oltre a mimetizzare le reti in immersione, ne rendeva le fibre più resistenti all'acqua salata.

La pouieua era un lascito di proprietà del Civico Ospedale di Camogli ed i pescatori, ogni qualvolta la usavano, davano un obolo all'ente pubblico.

Oggi, con le reti di nylon già tinto e le cui fibre respingono l'acqua, il trattamento delle reti non serve e la pouieua del Molo resta inutilizzata al suo posto come muta testimonianza del lavoro nel passato.

Inoltre le reti di nylon, potendo essere riposte anche se bagnate, non vengono più stese ad asciugare la sole come si vede nella rastrelliera della foto e non rilasciano più quel caratteristico odore di alghe secche che i turisti chiamavano "profumo di jodio".

Anche la mancina del porto (ossia la gru della Calata) era un lascito dell'Ospedale ed ogni volta che qualcuno la utilizzava, nel ricevere i maniglioni lasciava il suo obolo.

Tutte usanze perdute: l'Ospedale non esiste nemmeno più...