ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


380.        ISTITUTO NAUTICO      
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: 
anno 1928

Fotografo: B. Ferraris (attr.)

NOTE:

L'albero di nave del Nautico di Camogli utilizzato per le esercitazioni degli Allievi.

L'Istituto era ospitato nell'edificio del Municipio che si vede a destra.
Dietro, la Via XX Settembre e la Stazione Ferroviaria.

La vista dell'albero da dietro si ha nella foto N° 373.

  
                                                STORIA DELL'

 

   ISTITUTO NAUTICO "CRISTOFORO COLOMBO" DI CAMOGLI

  
Nell'anno 1839, nell'epoca d'oro della vela, la Marina Mercantile del Regno di Sardegna contava oltre 1900 unità veliche. Di queste, ben un terzo erano imbarcazioni camogliesi. Da quest'epoca, per oltre 40 anni, la flotta velica di Camogli continuò ad ingrandirsi numericamente; i Comandanti dei barchi camogliesi erano conosciuti in tutti i maggiori porti del Mediterraneo e dell'America del Sud, dove molti di essi rimasero, fondando compagnie di navigazione ed aziende commerciali.
  
                                      LE ORIGINI E LA FONDAZIONE
  
Nel 1780, per iniziativa del Cap. De Gregori e dell'armatore Lavarello, sorse in Camogli, in località Fontanella, la prima Scuola di Marina, che preparava i giovani al conseguimento del titolo di "Patronus" (ancora oggi chiacchierando con i vecchi marinai camogliesi, si sente parlare di "Padrun", non di Comandante). Tale Scuola venne in seguito sostituita dal Comune, con il riconoscimento del Governo Napoleonico, con la Scuola Normale, che venne soppressa dopo Waterloo (cfr. Archivio Comun. foglio 1801). Tale Scuola aveva sede in località "Rocca" o "Scogli dei Ferrari".
Ne sorse infine una terza, su iniziativa del Sacerdote Don Erasmo Schiaffino (Præ Zego), con sede in Piazza Colombo, sopra i locali ove avrà sede, dal 1852, la Mutua Associazione "La Camogliese", la prima Mutua di assicurazione marittima del mondo.
Gli esami di abilitazione si svolgevano in Genova di fronte al Consolato del Mare, ove l'allievo conseguiva il Diploma di "Padrone", cioè l'idoneità al Comando di “Pinchi, caracchi e sciabecchi per la navigazione mediterranea”, o Capitano di Gran Cabotaggio. Dopo la morte del fondatore anche questa Scuola fu chiusa, favorendo così i vicini Istituti di Rapallo e Recco.
Da piazza Colombo, la sede della Scuola Tecnica nuovamente sorta, fu trasferita in quella che oggi si chiama via Garibaldi, nel caseggiato in cui, il 16-2-1835, vedrà la luce uno dei più illustri studenti di questa Scuola: l'alfiere dei Mille Simone Schiaffino che cadde sulle pendici della città di Calatafimi il 15 maggio 1860 mentre, crivellato di colpi, metteva in salvo il tricolore donato a Garibaldi dagli Italiani di Valparaiso.
Anche la Scuola Tecnica di Via Garibaldi non durò a lungo, sostituita dalla nuova Scuola Nautica che il 18 ottobre 1874 venne ufficialmente istituita dal Consiglio Comunale. L'Istituto Tecnico Nautico di Camogli ebbe quindi il battesimo ufficiale con la grandiosa inaugurazione svoltasi il giorno 2 maggio 1875.
Dal 1875, l'Istituto prosperò in breve tempo, giungendo a determinare la chiusura dei vicini Istituti di Recco e Rapallo, la cui popolazione scolastica era composta in grande maggioranza da giovani Camogliesi.
Tre anni dopo l'ultima delle risposte negative del Ministero, l'undici agosto 1880 la lunga attesa della Amministrazione Comunale terminò con la dichiarazione del Ministro della Pubblica Istruzione con la quale l'Istituto veniva proclamato Scuola Statale: lo Stato ed il Comune di Camogli avrebbero concorso alle spese nella misura stabilita dalla Legge 13 novembre 1859.
L'Istituto dal 1882, per volere della Giunta di Vigilanza, venne intitolato al grande navigatore genovese Cristoforo Colombo (lettera 23-6-1882 G.d.Vig. al Min. P.I.). Inoltre, con il R.D. 21-11-1883, veniva affiancata alla sezione Capitani quella dei Macchinisti Navali, e il Ministro della P.I. Paolo Boselli, con il R.D. 1-1-1891, riformava radicalmente gli studi navali stabilendo un corso biennale Preparatorio ed un corso biennale Superiore. I Corsi Preparatori venivano aboliti dal Ministro Ferdinando Martini (R.D. 23-07-1882) e sostituiti da una Scuola Tecnica Biennale nettamente distinta dalla Scuola Nautica. Dopo lunga battaglia l' Amministrazione ottenne che i Corsi Preparatori venissero nuovamente istituiti in Camogli.
  
                             L' ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1900.
  
Le fatiche dell' Amministrazione Comunale venivano finalmente premiate nel 1900 quando l'Istituto, ottenendo la medaglia d'argento dell'Esposizione Universale di Parigi, si riaffermò come uno dei più importanti Istituti Italiani per anzianità, tradizioni, e per la quantità e regolarità delle iscrizioni. Degno di rilievo a questo proposito, è il fatto che nel decennio 1896/1905, quando tutti gli Istituti Nautici del Regno videro scemato sensibilmente il numero dei loro allievi, e quelli di Porto Maurizio e di Savona (per la sezione Capitani) dovettero essere chiusi, l'Istituto Nautico di Camogli non solo si mantenne sempre relativamente frequentato, ma vide altresì aumentare di anno in anno l'affluenza degli allievi. Nel 1914, con una ulteriore riorganizzazione didattica, prendeva forma lo schema che, nelle sue linee generali, verrà seguito per parecchi anni :
2 sezioni :  - Capitani di Gran Cabotaggio e di Lungo Corso.
                   - Macchinisti Navali in Seconda e in Prima.
Le due sezioni si articolavano in:
2 corsi - di 2 anni per Capitani di Gran Cabotaggio e per Macchinisti in seconda.
            - di 3 anni per Capitani di Lungo Corso e per Macchinisti in Prima
  
                                      LA PRIMA GUERRA MONDIALE.
  
In questi anni, e fino al 1939, l'Istituto Nautico aveva sede nei locali del primo piano dell'edificio comunale di Corso Vittorio Emanuele (ora via XX Settembre).
A proposito dell' Istituto in quest'epoca, occorre ricordare quello che può essere considerato un cimelio storico: l'albero di manovra. Tra il Palazzo Municipale e il “palazzo Pitti”, nel luogo in cui oggi sorge l'edificio delle Scuole Elementari, c'era allora una ampia intercapedine dove, tra piante d'arancio, s'innalzava l'albero di trinchetto di una imbarcazione a vela infisso in un vasamento di cemento, che imitava la prua di una nave (vedi scheda N°
380 e 373). Sull'albero di manovra, completo di pennoni e sartiame, gli allievi della sezione Capitani facevano esercitazioni pratiche di Manovra o, meno pericolosamente di Radiotelegrafia attraverso la testa d'albero, una luce lampeggiante che si trovava sulla punta estrema dell'albero, la formaggetta.
  
                           SOPPRESSIONE DELLA SEZIONE MACCHINISTI
                                        IL NAUTICO DURANTE IL FASCISMO
  
Negli anni del primo dopoguerra anche il Nautico conobbe giorni difficili. Uno di questi è il 17 febbraio 1923, quando il Com.te Marco Passalacqua, rappresentante la società “Capitani e Macchinisti” scrive da Roma al Sindaco Cav. Uff. Davide Olivari, che negli ambienti del Ministero della Marina si ha intenzione di sopprimere molti degli Istituti Nautici da poco sorti, e che il Nautico di Camogli, pur continuando a funzionare grazie alla sua tradizione e al suo prestigio, sarà destinato a vedere soppressa la sezione Macchinisti. Il Min. della Regia Marina infatti, notando quanto fosse esiguo il numero di unità della Marina Mercantile e Militare in rapporto all'enorme numero di diplomati Capitani e Macchinisti,”... per non creare un maggior numero di illusi...” proponeva di mantenere in vita le sezioni Macchinisti soltanto nei comuni che si trovassero in prossimità di zone industriali, ove i diplomati avrebbero in ogni caso trovata una sistemazione. Fu così che nel 1923 l'Istituto Nautico si trovò menomato d'una delle sue sezioni. L'Amministrazione, appoggiata anche dal Comune di Genova, e dalle varie associazione Marinare della Provincia, giunse ad assumersi gli oneri del ripristino della sezione Macchinisti (cfr. lettera 3-11-1923 n.1569 del Sindaco Olivari a S.E. Costanzo Ciano, Ministro della Marina), ma il Ministero si oppose decisamente come, in precedenza, alla proposta della Amministrazione Comunale di fondare un sezione Macchinisti “privata” a spese del Comune (cfr. lettera 5-9-1923 n.1252).
Nel frattempo la sezione Capitani andava sempre più ingrandendosi, fino ad obbligare l'Amministrazione dell'Istituto a prendere in affitto dal comune alcuni locali dell'edificio delle Scuole Elementari di Piazza Schiaffino per tutta la durata delle vacanze estive del 1924, al fine di preparare gli studenti alla sessione d'esami di ottobre.
Dopo accurato esame, il 20 dicembre 1937, si decise di approvare il progetto dall'Ing. Luigi Falconi, che prevedeva la costruzione di un edificio grosso modo uguale a quello attuale, a fianco della scalinata “del Littorio” (oggi Scalinata Gente di Mare). L'appalto della costruzione fu affidato alla ditta dell'Ing. Mario Battista Oneto per una spesa preventiva di lire 870.000. Nel 1939 i lavori erano quasi terminati, ed è del 18 agosto la lettera (prot. 1483) con la quale il Podestà di Camogli, in risposta al foglio 18 luglio n. 8720, “...aderendo alle superiori direttive...” rendeva nota la delibera del Comune di intitolare l'edificio “...a S.E. il Com.te Amm. Costanzo Ciano...”. Al termine dell'anno seguente, sotto la Presidenza del Prof. Francesco Galvano, la sezione Macchinisti veniva definitivamente ripristinata.
  
                                       LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
  
Lettera del Preside al Comune 27/7/1944 n.448 “...il locale della palestra è occupato dalle truppe Germaniche...” lettera 30/10/’44 n.645 “...le truppe Germaniche hanno requisito la lancia per le esercitazioni di marinaresche...”.
Sempre in quell' occasione il Preside dichiarava che a tale situazione si aggiungeva la difficoltà degli insegnanti di svolgere regolari lezioni a causa dei continui allarmi aerei che costringevano insegnanti e allievi a interrompere le lezioni per recarsi nella sottostante galleria ferroviaria, adibita a rifugio antiaereo.
Dal settembre 1944 alla Liberazione l'Istituto si chiamò “Istituto Tecnico Nautico” e sui timbri della segreteria e si aggiunse il fascio littorio della R.S.I. Per meglio intendere quali erano le condizioni di vita di un insegnante o di uno studente in questo oscuro periodo occorrerebbero molte pagine. Se da una parte giungeva una circolare che imponeva di togliere dalla Segreteria i ritratti del Re e del Maresciallo Badoglio, dall'altra vi erano insegnanti che, con estremo coraggio, chiamavano con il loro nome gli “assassini” sino a che la guerra finì insieme a chi l'aveva generata.
Il 28/08/1945 il preside informa il Provveditore agli Studi che si terrà in Camogli una sessione di esami speciale a cui sono iscritti tre partigiani e un ex prigioniero di guerra.
  
                                         FINO AI NOSTRI GIORNI
  
Dal 1946 erano stati istituiti laboratori tecnici e i gabinetti di Fisica, Astronomia ed Attrezzatura, oltre al Laboratorio di Officina. Il 13/09/1951 Il Nautico acquista due barche di salvataggio per le esercitazioni Marinaresche, per Lire 100.000 cadauna, in sostituzione delle tre lance prestate dalla Nave Scuola “GARAVENTA”.
Le richieste di completamento dell'edificio, rivolte dal Preside all' Amministrazione Comunale, trovarono risposta solo dopo alcuni anni: il 13/08/1955 la struttura era terminata.
Dopo il 1955, a poco a poco, si proseguì nella riorganizzazione dell'Istituto:
1956 - forniture per l'arredamento scolastico.
1957 - chiusura dell'atrio, nel quale viene ricavato un ampio locale utilizzato per          qualche tempo come laboratorio di macchine.
1959 - completamento dell'impianto di riscaldamento.
1960 - costruzione della scalinata d'ingresso e del cancello.
1962 - fornitura di apparecchiature elettriche per le aule di navigazione.
  
Oggi l'Istituto Nautico ha ormai dietro di sé i giorni grigi del decennio post-bellico, e si avvia lungo una strada, speriamo, con minori ostacoli e difficoltà. Di anno in anno l'attrezzatura tecnica si arricchisce: l'officina, ubicata in un apposito, locale, è dotata di un adeguato parco di macchine utensili; il laboratorio di macchine è dotato di un impianto termico di notevoli dimensioni e di un gruppo elettrogeno diesel-alternatore; il laboratorio di informatica per le esercitazioni di matematica e fisica costituito da un server e da diverse stazioni di lavoro collegate in rete; il laboratorio di impianti elettrici è dotato di un quadro per le manovre di parallelo degli alternatori, di un banco prove per le macchine elettriche e di banchi per la realizzazione e il collaudo di impianti di teleavviamento per i motori asincroni; il laboratorio di elettronica è dotato di banchi e di alimentatori per la realizzazione e il collaudo di semplici circuiti elettronici; ed infine, oltre gli strumenti di comune utilizzazione sulle navi per la navigazione, gli allievi hanno a disposizione un planetario per lo studio di astronomia e di un simulatore radar per le manovre anticollisione. Comunque, a parte le innovazioni tecniche, il Nautico ha mantenuto intatto, anche e soprattutto nelle traversie, il suo prestigio.

Indice Foto Camogli Antica per Numero             Indice Foto Camogli Antica Alfabetico