ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


503.         PUNTA CHIAPPA         
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1
935 c

Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Una cartolina della località Il Mulino di Punta Chiappa realizzata attorno al 1935

Il frantoio, da cui la località prese il nome, era situato nell'ala sinistra dell'edificio vicino alla riva da dove, con un minuscolo imbarcadero, i leudi caricavano i barili d'olio prodotti per rifornire i mercati dei paesi limitrofi.

Un po' di storia, tratta da https://www.puntachiappa.it :

                                                  Il borgo del mulino

Il nucleo abitativo principale di Punta Chiappa è un piccolo insieme di case che si sviluppa intorno ad un antico mulino ad acqua, denominato per l’appunto il Borgo del Mulino.

L’esistenza di un mulino ad acqua in località Punta Chiappa è stata documentata fin dal Medioevo. La popolazione, che a quell’epoca abitava esclusivamente nel vicino borgo di San Nicolò, scendeva al mulino per macinare grano, cortecce di pino per la tintura delle reti, molitura delle olive.

Non si hanno, invece, notizie precise relative al piccolo borgo fino al 1863 quando l’intero complesso del mulino fu venduto dalla Marchesa Elena Remedi a Giuseppe Bozzo.

Dal 1870 alla fine del secolo va, invece, collocata la costruzione, da parte di Nicolò Bozzo – figlio di Giuseppe – di tre case nei pressi del mulino e di un’abitazione nelle vicinanze dello scalo di Scogli Grossi per i suoi quattro figli Davide, Rodolfo, Emanuele e Edoardo.

Il frantoio venne poi dismesso dopo l’ultima guerra.

Nel 1947 Andrea Bozzo (Drin) e sua moglie Luigina aprirono una trattoria, attualmente è gestita dalla figlia e dalle nipoti di Andrea e Luigina.

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