ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


788.    GIUSEPPE GARIBALDI   
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:
anno 1875 c

Origine: Museo Civico, Camogli             Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Foto con dedica di Garibaldi inviata al Sindaco, ora al Museo Civico di Camogli.

Giuseppe Garibaldi frequentò la Scuola Nautica di Genova nel 1820. Al termine degli studi si imbarcò come mozzo nella Marina Sabauda.

Nell'anno 1830 il capitano camogliese Antonio Casabona dovette poggiare per un'emergenza medica a Costantinopoli: il suo scrivano (1° Ufficiale) era gravemente ammalato. Per proseguire la navigazione occorreva cercare un altro scrivano di fiducia e il cap. Casabona ne parlò al Console di Sardegna.

La sera dopo, un piccolo caicco si avvicinò a forza di remi al barco camogliese ed un giovanotto agile e prestante salì svelto la sottile e penzolante biscaglina. Aveva un che di spavaldo, occhi azzurri e una criniera di capelli biondi. Si presentò al lupo di mare che l'osservava con curiosità. Il giovane disse: “Giuseppe Garibaldi, di Nizza Marittima, ex Scrivano del brigantino “Cortese”.

Capitan Casabona, prima di assumerlo, com'era uso, attinse informazioni sul suo conto.

Seppe così che Giuseppe Garibaldi, ex Scrivano (Primo Ufficiale) del “Cortese”, non trovando un imbarco immediato, s'era impiegato quale precettore di tre ragazzi, figli di mercanti levantini. Inoltre, nell'adempimento dei suoi doveri d'insegnante, aveva dimostrato tatto, energia e molto buon volere. Informazioni eccellenti s'ebbero altresì dal ceto marittimo di Costantinopoli. Era un giovane che valeva, gli fu detto. E capitan Casabona, pago delle informazioni, assunse il nuovo scrivano e fece vela per Livorno.

Durante la navigazione, piuttosto ostacolata dagli elementi, il camogliese ebbe agio di studiare il giovanotto e di apprezzare le sue belle qualità d'uomo di mare: energia, coraggio e sangue freddo. Finite le operazioni di scarico a Livorno, il barco camogliese ritornò a Genova. Capitan Casabona sbarcò per un turno di viaggio e per assistere il suocero nella costruzione d'un nuovo bastimento.

Lo Scrivano Giuseppe Garibaldi aveva dato ottima prova e ci si poteva fidare. Capitan Casabona allora noleggiò il suo bastimento per Maone, Gibilterra e Costantinopoli e ne affidò il comando a Giuseppe Garibaldi, promuovendolo così Capitano di Lungo Corso.

Il futuro Generale assolse egregiamente il compito affidatogli e dopo più di un anno riportò il bastimento a Genova, con piena soddisfazione dell'armatore.

Tratto da: Gio Bono Ferrari, “Camogli, La città dei mille bianchi velieri".

Camogli può dunque vantarsi d'essere stata la Città che per la prima offrì a Giuseppe Garibaldi il comando d'un bastimento. Ebbe per tutta la vita contatti con Camogli e molte furono le sue visite ai suoi Capitani ed Armatori i quali, durante il suo esilio di Caprera spesso contraccambiavano le visite, portandogli le derrate che sapevano di suo maggiore gradimento.·.

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