ARCHIVIO CAMOGLI IERI

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01 - Banca Operaia L. 1 fronte         02 - Banca Operaia L. 1 retro        03 - Banca Operaia c. 50 fronte       04 - Banca Operaia c.501 retro

     
5 - Cassa di Sconto L 1 fronte        6 - Cassa di Sconto L 1 retro        7 - Cassa di Sconto c. 50 fronte       8 - Cassa di Sconto c. 50 retro

          
 9 - Cassa di Sconto c. 25 fronte     10 - Cassa di Sconto c. 25 retro     10A - Cassa di Sconto L. 1 fronte     11 - Banca Pop.Recco c. 50 fronte

             
         12 - Banca Pop.Recco c. 50 retro       13 - Banca Pop.Recco L.1 fronte       14 - Banca Pop.Recco L. 1 retro    15 - Banco Camogliese, obbl. L.1000

3104    BANCHE DI CAMOGLI  
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  1870 - 1880 circa

Origine:  notizie ed immagini raccolte da varie fonti

NOTE:

        
         
   Notizie sui Buoni di Cassa o Biglietti Fiduciari delle Banche di Camogli
                                                  raccolte da varie fonti.

Pur non essendo propriamente delle fotografie, le abbiamo qui inserite in quanto riteniamo che possano essere interessanti come testimonianza del costume e delle vicende della Comunità Camogliese.

Il biglietto di banca è una monetazione di emergenza, ovvero un buono emesso da Banche, Istituzioni, Società, Industrie, Cooperative, Ditte, ecc. per risolvere la carenza di monetazione spicciola.

In pratica era la promessa fatta da un banchiere che si obbligava a pagare a vista al portatore la somma corrispondente al valore nominale del biglietto.

Molto interessanti sia come fenomeno storico ed economico tipico dell'Italia del centro-nord, sia come elemento iconografico che come manifestazione della fantasia italiana, i Biglietti di Banca crearono un tipo di monetazione oggi rara e ricercata.

A pochi anni dalla costituzione del Regno d'Italia la carenza di moneta spicciola si fece sentire. Diffusi principalmente dalla fine del 1866,  i biglietti fiduciari circolarono per una ventina d'anni.

Gli istituti bancari, debitamente autorizzati, si misero a stampare in proprio biglietti di carta moneta di piccolo taglio che, dietro presentazione alle banche emittenti, sarebbero stati immediatamente convertiti in moneta di Stato.

Una delle condizioni richieste era l'obbligo di mantenere un deposito, presso la banca emittente, di una somma di denaro proporzionale al valore dei Buoni emessi.

Circa 2000 sono le tipologie di biglietti noti, per molti dei quali si hanno solo notizie bibliografiche. In generale, solo un paio di centinaia di esemplari si possono considerare semplicemente rari, gli altri sono perlopiù pezzi unici od introvabili.

Con il graduale incremento, verso la fine del secolo XIX, dell'emissione di monete di piccolo taglio, lentamente i buoni di cassa vennero ritirati dalla circolazione.

La loro relativa rarità deriva essenzialmente da questo.

Le collezioni più ampie sin qui conosciute annoverano non più di un centinaio di esemplari diversi.

Le immagini e n
otizie sui Buoni di Cassa o Biglietti Fiduciari qui esposte sono state raccolte da varie fonti.

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