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Il
Casino Hôtel (a destra) e L'Excelsior Palace (al centro) con lo
stabilimento balneare, com'era negli anni '20 del secolo scorso.
Dal 10 novembre 1920
sino all'approvazione del Trattato Internazionale di Rapallo, ospitò la
delegazione del Governo italiano composta dal Primo Ministro Giovanni
Giolitti, dal Generale Pietro Badoglio oltre a diversi diplomatici e
plenipotenziari.
Il Casino Hôtel era così chiamato in quanto dal 1900, anno in cui ne
venne autorizzata la prima apertura all'interno del lussuoso hôtel
Kursaal, è stato una delle più eleganti e raffinate case da gioco
d'Europa.
Il casinò restò attivo fino al provvedimento del governo fascista nel
1924, passando tra diverse gestioni: fino al 1916 se ne occupò la
società Nevil & Allaster per circa un anno. Nel 1917 toccò alla società
De Santis & Rossano, successivamente e fino al 1920 alla società Cellè &
Fumo. Per ultima, gestì il casinò la società Celle & Spaini, dal 1920
fino alla definitiva e sorprendente chiusura nel 1924.
Da quell'anno la città di Rapallo patisce e perde la rivalità con
Sanremo, che nel 1927 ottiene la possibilità di aprire una sua casa da
gioco con la giustificazione della necessità di reperire fondi destinati
alla costruzione di opere pubbliche inderogabili, peraltro mai
realizzate.
La licenza passa dal Comune di Rapallo a quello di Sanremo ed il centro
turistico ligure resta definitivamente fuori dal gioco. Salvo una breve
apparizione durata pochi mesi, nel 1946.
La breve storia del Casinò di Rapallo è un caso irrisolto: pur
considerato una delle migliori sale da gioco europee, esce
clamorosamente di scena per causa di poderose spinte politiche a favore
del vicino e intoccabile Casinò di Sanremo, il quale gode di
autorizzazioni particolari secondo fili di giurisprudenza così intricati
e contraddittori che nessuno oggi è ancora in grado di affermare come
una legge stabilisca dove giocare.
Per l'ex Casinò di Rapallo, pur essendo ancor oggi un raffinato albergo
sulla strada tra Rapallo e Santa Margherita, l'antico splendore dei
primi del Novecento rimane un lontano ricordo.
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