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R E C C O
Origine: archivio USAF - Fotografo: sconosciuto |
NOTE:
Il
Comando Aereo Alleato si accorse ben presto della totale assenza di
difese contraeree e passò velocemente alle azioni di bombardamento
diurno. Si rese pure conto della difficoltà, con bombardamenti mirati, a centrare un difficile obiettivo, costituito da uno stretto e sinuoso ponte posto perpendicolarmente in fondo ad una stretta valle. Pertanto il Comando Aereo passò presto ai bombardamenti a tappeto diurni, nella certezza che sbriciolando tutto in un raggio di due km, anche il ponte sarebbe stato colpito. E così fu: dopo 27 bombardamenti, il 96% delle case distrutte e 130 vittime civili, infine il ponte cessò di esistere. Nella foto: bombe sganciate da un Consolidated Liberator B-24 sulla verticale della collina di Megli. Con un leggero vento da ovest (vedasi la direzione del fumo) impatteranno sul centro cittadino. |
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