ARCHIVIO CAMOGLI IERI

3248  LAZZARO BERTOLOTTO 
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1880 c

Origine: archivio                      -                     Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Il 30 marzo 1818 nasceva in Camogli, da Capitan Michele e da Maria Roncagliolo, Lazzaro Bertolotto.

Crebbe e si allevò in riva al mare: la sua casa paterna era infatti situata nell'antico quartiere di "Fontanella", allora vero nido di alcune grandi famiglie armatoriali e marittime camogliesi e, dopo aver ricevuto una sommaria istruzione da parte di un anziano sacerdote, fu immatricolato in qualità di mozzo nelle liste del "Quartiere di Recco" (Direzione Marittima di Genova) il 30 agosto 1828 a poco più, cioè, di dieci anni di età.

Se ciò desta oggi meraviglia, non era una novità in quel tempo, quando ci si imbarcava giovanissimi, quasi bambini, per dare una mano in casa e, sopratutto, per imparare al più presto il maggior numero di nozioni utili alla perigliosa e sempre incerta attività del navigante.

Dieci anni parevano fin troppi alle comari del vicinato che domandavano alla moglie di Capitan Michele se avesse intenzione di fare del figlio un prete, visto che seguitava a studiare anche dopo l'imbarco.

Il 23 luglio 1843 in Genova sosteneva "con lode" l'esame conseguendo la Patente di Capitano di Prima Classe, cioè di Lungo Corso, titolo allora piuttosto raro anche negli ambienti marittimi degli Stati Sardi.

Il 31 gennaio 1844 si imbarcava a Genova come comandante del brigantino "Principe Eugenio". Nell'aprile dell'anno seguente passò al comando del brigantino "Ausonia" dal quale sbarcò a Trieste il 6 febbraio 1846. Il 16 dicembre 1848 prese il comando del braigantino "Laura" di 185 tonnellate costruito nello stesso anno a Chiavari, di cui era anche armatore. Nei successivi sei anni compì numerosi viaggi in Mar Nero.

Nel 1854, primo anno del conflitto Russo-Ottomano in Crimea, concluse molti lucrosi noli su quelle rotte, tanto che a soli 36 anni terminava la sua vita di mare per dedicarsi alla famiglia ed alla vita pubblica della sua città.

Aderì alle idee liberali: amico di Mazzini, Garibaldi, Amati, Gioberti, Medici del Vascello, il conterraneo Simone Schiaffino e molti altri, era grandemente stimato dalla popolazione, che per diversi anni lo elesse consigliere comunale.

Il 7 marzo 1861, quale rappresentante degli interessi di Camogli, ottenne il passaggio in città della linea ferroviaria litoranea, inizialmente programmata dal governo come passante per le sole Recco e Rapallo.

Il 2 novembre 1862 con Decreto del Re Vittorio Emanuele II fu istituita la Scuola Nautica e lo stesso sovrano, in data 5 marzo 1863, ne nominava Lazzaro Bertolotto "Primo Maestro" con una retribuzione annua di Lire 1.300 e l'incarico di insegnamento di Astronomia e Navigazione. Insegnò per molti anni; la tradizione lo vuole maestro a più di mille Capitani camogliesi.

Dai suoi due matrimoni ebbe numerosi figli, tutti avviati alla carriera marinara.

Il 3 novembre 1877 "in considerazione di particolari benemerenze" veniva nominato Cavaliere della Corona d'Italia da Vittorio Emanuele II ed alcuni anni dopo Umberto I gli conferì l'onorificenza di Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro.

In seguito si ritirò nella villa materna, sita nei pressi del Santuario del Boschetto e là, all'ombra di un accogliente pergolato, continuò ad insegnare anche dopo il 1897 - dopo cioè di essere stato collocato a riposo - ed a dare consigli a parenti ed amici.

La morte lo colse serenamente ad ottantotto anni. Oggi una lapide, nell'aula magna dell'Istituto Nautico lo ricorda.

Estratto da un articolo dello storico G.B. Roberto Figari.

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