3916            R E C C O             
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziazzo.it

Epoca: anno 1945

Origine: archivio                       -                    Fotografo:  sconosciuto

Non ostante i danni ricevuti, all'inizio la linea ferroviaria veniva continuamente ed ostinatamente ripristinata: i binari di scorta erano al riparo all'interno della galleria per Camogli, ed il primo treno ripassò sul ponte la sera dell’8 gennaio 1944 dopo soli dodici giorni dal primo bombardamento del 10 novembre 1943, proprio mentre le sirene suonavano un secondo allarme aereo.

I ripetuti raid aerei che seguirono colpirono una terra sempre più devastata e sconvolta, sulla quale si ostinava a resistere, colpito, danneggiato, rattoppato ogni volta, il viadotto ferroviario obiettivo di tanta ostinazione, sino a quando anch’esso fu ridotto a una fila di moncherini di pietra e mattoni che si ergevano su una landa di macerie.

L'ultimo bombardamento aereo avvenne il  28 giugno 1944, un mese prima della fine della guerra.

Il risultato di tutti questi bombardamenti fu che, salvo pochissime eccezioni, tutte le case del centro di Recco andarono distrutte: le chiese, il Comune, l’Ospedale, le strade, ecc. Si salvò solo il 4% delle abitazioni. I morti furono “soltanto” centoventisette ed i feriti circa trecento, in quanto la maggior parte delle persone era già sfollata altrove.