ARCHIVIO EX VOTO DI CAMOGLI


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51.                 Anonimo secolo XIX   1855          

Miracolosa guarigione a bordo per il capitano Raffaele Bozzo

acquarello su carta, cm 51x60                       (inventario Costa n. 24)

Dati anagrafici conosciuti:

   TIPO:                                         brigantino
   ANNO DI COSTRUZIONE:   1860
   LUOGO DI COSTRUZIONE: Chiavari
   ARMATORE:                           Fratelli Mortola
   CAPITANO:                              Lorenzo Castello

Didascalia:

        "15 ottobre 1855 in Crimea: Essendo stato assalito da una forte malattia che mi portò quasi alla sepoltura e non avendo a mia custodia che un solo marinaio di Camerino, quale mi porgea a quando a quando un poco di acqua calda, vidi in sogno Nostra Signora del Boschetto per cui tosto mi riebbi ed in riconoscenza della ottenuta salute questo voto io sacrava. Capitano Raffaele Bozzo".

Note:

    L’episodio rievocato dall'ex voto accadde, come evidenziato nella scritta esplicativa, in Crimea negli anni in cui quasi l'intero armamento camogliese era impegnato in quella zona.

    Il coinvolgimento del Regno Sardo contro la Russia nella guerra di Crimea segnò infatti uno dei momenti più fortunati per i traffici della marineria camogliese: ad essa si affidarono per gli approvvigionamenti anche le alleate Francia ed Inghilterra riconoscendo la capacità di effettuare viaggi nel minor tempo, spesso addirittura andata e ritorno nel tempo che altri velieri effettuavano andata e scarico (cfr. G.B. Ferrari, La città dei mille bianchi velieri, Camogli. Camogli 1935, anastatica 1991, p.43): "arrivare a Sebastopoli era, per i camogliesi, frutto di un insieme di coraggio, astuzia, abilità, improvvisi cambi di rotta".

    E tutto questo, con fierezza trasparente nei resoconti, senza mai abbassare, nei momenti di pericolo, la bandiera del Regno Sardo.

   Non mancarono riconoscimenti ufficiali dagli Stati coinvolti nel conflitto e alcuni comandanti, come il capitano Schiappacasse, ricevettero "le tre medaglie della Crimea" la sarda, la francese e l'inglese.

   Medaglia d'argento della Crimea fu anche capitan Filippo Bozzo, uno dei più grossi armatori camogliesi in quegli anni (cfr. G.B.R. Figari - S. Bagnato Bonuccelli, 1982, p. 26), e probabilmente parente del Raffaele qui raffigurato durante la malattia che lo colpì in quella terra lontana e ostile.

    La scena d'interno, se ci fornisce una interessante documentazione d'ambiente, ricade invece in un ambito più "naïf" dal punto di vista esecutivo, lo stesso che caratterizza altri ex voto relativi a guarigioni o incidenti vari, mettendo in risalto, al confronto, la decisa e indiscutibile qualità pittorica di quelli "marinari" eseguiti da veri e propri specialisti del genere.

   E’ da rilevare l'evidenza data alla presenza dell'immagine della Madonna grazie all'intervento della quale avvenne la miracolosa guarigione.

    Come risulta anche dalla descrizione di fatti rievocati da altri ex voto, era abitudine dei naviganti portare a bordo l'effigie della Vergine del Boschetto e dei due santi patroni di Camogli, San Prospero e San Fortunato.

 
BIBLIOGRAFIA: F. Simonetti, in La preghiera del marinaio, Roma 1992, p.685.