ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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541 C.

OTOWA
1903
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Epoca della foto: anno 1910 c. Fotografo: sconosciuto

Origine: cartolina dell'epoca

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Otowa
Tipo incrociatore corazzato di 2ª classe
Classe Tsushima
Unità Tsushima
Otowa
Niitaka
Cantiere Cantiere della Marina Imperiale di Yokosuka
Impostazione 3 gennaio 1903
Varo 2 novembre 1903
Completamento 1904
Servizio 6 settembre 1904
Dislocamento normale 2.800 tonn.
pieno carico 3.388 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 103,88 m.
lunghezza p.p. 98,00 m.
larghezza 12,62 m.
immersione 4,80 m.
Motore peso 803 tonn.
2 motrici a 4 cilindri verticali alternative a triplice espansione
10 caldaie Kampon
potenza 10.000 ihp
2 eliche
Velocità 21 nodi
Autonomia 7.000 miglia a 10 nodi
Combustibile carbone 575 tonn.
Protezione

acciaio cementato Krupp peso 204 tonn.
ponte da 51 a 75 mm.
scudi ai pezzi 38 mm.
torrione 100 mm.

Armamento Peso 199 tonn.
2 pezzi singoli a tiro rapido da 152 mm. / canna 50 calibri
6 pezzi singoli a tiro rapido da 120 mm. / canna 40 calibri
4 pezzi singoli a tiro rapido da 76 mm./ canna 40 cal./proietto 12 libbre
2 tubi lanciasiluri da 457 mm.
Equipaggio permanente effettivo 312
Disarmo //
Radiazione //
Destino affondata il 1° agosto 1917
Note tecniche Incrociatore di 2ª classe ordinato nel Programma Navale 1896-1897, era una versione ridotta e più veloce della Niitaka, ma con armamento minore.
La Otowa fu la prima unità ad essere dotata delle nuove caldaie tubolari Kampon di produzione giapponese (simili alle Yarrow) che sviluppavano una pressione di 227 libbre x pollice quadrato in confronto con le caldaie Niclausse montate sulla Niitaka che sviluppavano una pressione di 213 libbre per pollice quadrato.
La corazza del ponte venne incrementata di 15 cm. ma era meno protettiva rispetto a quella della Niitaka progettata dalla britannica Elswick.
Note storiche Le Niitaka ed Otowa impegnarono ed affondarono  l'incrociatore russo Svetlana nelle azioni seguenti alla Battaglia di Tsushima del 1905.
Essendo tra le navi più nuove della flotta giapponese, a seguito dell'annientamento della flotta dello Zar vennero impiegate per intercettare e distruggere le navi russe con gli approvvigionamenti ed i soccorsi per Port Arthur assediata.
La Svetlana fu una delle loro vittime.
Il 1° agosto 1917 navigando lungo la costa giapponese presso la penisola di Shima nel Mieken, la Otowa venne sorpresa da un fortunale che la mandò ad arenarsi sulla scogliera di Daio Saki.
La nave si spezzò in due tronconi ed il relitto fu rilasciato al mare.
Didascalia La nave lancia una salva di saluto con il pezzo poppiero.
Foto  

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