ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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SPICA
1905

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Epoca della foto: anno 1906 c Fotografo: sconosciuto
Origine: Navi a Vela e Navi Miste Italiane, F. Bargoni, F. Gay, V. Gay, USMM, Roma 2001

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Spica
Tipo torpediniera d'alto mare
Classe Sirio
Unità Sirio (2°)
Sagittario (2°)
Spica (2°)
Scorpione
Saffo
Cantiere Cantiere Schichau di Elbing, Danzica, Germania
Impostazione 14 gennaio 1905
Varo 15 luglio 1905
Completamento 1905
Servizio 22 novembre 1905
Dislocamento carico normale 215 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 51,35 m.
lunghezza p.p. 50,00 m.
larghezza 6,00 m.
immersione 1,90 m.
Motore 2 motrici alternative verticali a triplice espansione
2 caldaie tubolari Schultz-Thornycroft
potenza 3.000 ihp
2 eliche
Velocità 25,3 nodi
Autonomia 1.920 miglia a 8 nodi
1.120 miglia a 16 nodi
598 miglia a 23 nodi
Combustibile carbone 40 t normale
carbone 62 t max
Protezione //
Armamento 3 pezzi singoli da 47 mm / canna 40 calibri
3 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio 38 (3 ufficiali, 35 sottufficiali, sottocapi e comuni)
Disarmo 4 marzo 1923
Radiazione 4 marzo 1923
Destino demolita dopo il 1923
Note tecniche Classe di unità classificata "Torpediniera d'Alto Mare" costruita da Schichau a Danzica.
Battelli dalle buone qualità nautiche, manovrieri, risultarono ottime piattaforme di  lancio siluri.
Tuttavia la già buona qualità della classe Sirio risultò nella pratica inferiore alla classe Pegaso che si costruiva nello stesso periodo dal Cantiere Pattison di Napoli.
Note storiche Consegnata dal cantiere Schichau il 22 novembre 1905, con equipaggio italiano fu trasferita alla Spezia dove il il 21 febbraio 1906 fu messa nella disponibilità della Regia Marina.
Inizialmente venne assegnata alla 1ª Squadriglia Torpediniere d'alto mare, prendendo parte alle manovre navali nello Jonio.
Dal 25 maggio 1907 a Messina, partecipò tra i primi ai soccorsi del terremoto del dicembre 1908.
Seguì un periodo di attività nelle manovre della Flotta ed in missioni nel Mediterraneo.
Nel Dodecaneso durante la guerra italo-turca del 1911-1912 e nel primo conflitto mondiale tutte le unità vennero largamente impiegate sopratutto in Mediterraneo nel servizio di pattugliamento e di scorta.
La Spica all'inizio del conflitto venne impiegata nel bombardamento di Prevesa e di scorta ai trasporti truppe a Tripoli.
Passata ad operare in Egeo, la Spica fu l'unità caposquadriglia comandata dal CdV Enrico Millo che nella notte tra il 18 ed il 19 luglio 1912 sotto fitto fuoco nemico forzò lo Stretto dei Dardanelli sino a Kilid-Bar-Chanak, senza tuttavia riuscire a silurare le unità nemiche ivi ancorate a causa della presenza delle reti di sbarramento.
Per questa azione la bandiera dell'unità ricevette la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Tornata in patria al termine del conflitto italo-turco, svolse varie missioni in acque nazionali, tra cui il collegamento con le unità operanti nel blocco navale delle coste del Montenegro, in missioni per la Croce Rossa, diversi viaggi di trasporto materiale e posta ad Antivari.
Il 22 novembre 1913 cooperò al soccorso dell'incrociatore San Giorgio, incagliatosi nello Stretto di Messina.
Dopo vari trasferimenti, dal 9 agosto 1914 venne posta di base a Messina.
Dal novembre 1914, con l'inizio del conflitto mondiale, fu utilizzata nel servizio dragamine nel Basso Adriatico.
Il 15 settembre 1916, insieme alle gemelle Saffo, Sagittario ed altre unità, soccorse un convoglio alleato attaccato da un sommergibile austroungarico che affondò il mercantile britannico Inverbernie e procedette al recupero del piroscafo Italia, abbandonato dall'equipaggio al momento dell'attacco.
Dal 4 maggio 1917 la Spica venne comandata per il servizio di pattugliamento delle coste siciliane ed alla difesa del traffico mercantile in quelle acque.
Trasferita dapprima a Pola, dal 1922 alla Scuola Meccanici di Venezia, il 22 dicembre dello stesso anno venne colà disarmata sino alla sua radiazione del 4 marzo 1923.
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Di questa classe il 15 maggio 1917 la Scorpione venne speronata ed affondata dalla cannoniera francese Surveillante al largo di Pantelleria.
Alle altre unità tra il 1917 ed il 1919 venne sostituito l'armamento dei 3 pezzi da 47 mm. con due pezzi antiaerei da 76 mm / canna 30 calibri.
La RN Saffo affondò il 2 aprile 1920 su una secca nella Baia di Scalanova in Turchia.
Le restanti tre unità, ormai esauste, vennero disarmate nel 1923 e successivamente demolite.
Didascalia  
Foto  

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