Epoca: anno 1918 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio Storico della Marina |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Nicola Fabrizi |
Tipo |
cacciatorpediniere dal 1918 al 1929 torpediniera dal 1929 al 1953 dragamine dal 1953 al 1957 |
Classe | Giuseppe La Masa |
Unità |
Giuseppe La Masa
Angelo Bassini Agostino Bertani (dal 1921 Enrico Cosenz) Benedetto Cairoli Giacinto Carini Nicola Fabrizi Giuseppe La Farina Giacomo Medici |
Cantiere | Odero - Sestri Ponente, Genova |
Impostazione | 1° settembre 1916 |
Varo | 18 luglio 1918 |
Completamento | 1918 |
Servizio | 12 luglio 1918 |
Dislocamento |
normale 840 t pieno carico 875 t |
Dimensioni |
lunghezza 73,5 m larghezza 7,3 m immersione 3 m |
Motore |
2 turbine a vapore 4 caldaie potenza 16.000 hp 2 eliche |
Velocità | 30 nodi |
Autonomia | 2.230 miglia a 13 nodi |
Combustibile | nafta 150 tonn. |
Protezione | // |
Armamento |
4 cannoni da 102 mm / L canna 45 calibri 2 cannoni da 76 mm / L canna 30 calibri 4 tubi lanciasiluri da 450 mm |
Equipaggio | 99 |
Disarmo | // |
Radiazione | 1° febbraio 1957 |
Destino | demolita 1957 |
Note tecniche |
Derivate dalla classe Rosolino Pilo, erano attrezzate per l'utilizzo
come posamine, lancio di torpedini da getto e dragaggio in
corsa. Nel 1940 l’unità fu portata in cantiere per essere rimodernata. I lavori di modifica comportarono la sostituzione dell'armamento con la rimozione di tre cannoni da 102 mm, la sostituzione dei pezzi da 76 mm con 8 mitragliere da 20 mm e la sostituzione di due tubi lanciasiluri da 450 mm con 3 da 533 mm. Alle due unità sopravvissute al secondo conflitto mondiale venne montato un cannone da 102mm/L35, due mitragliere binate antiaeree da 20mm ed un impianto per il dragaggio mine. |
Note storiche |
Il 3 novembre 1918 una formazione composta dalla RN
Giuseppe La Masa e dai cacciatorpediniere Audace, Giuseppe
Missori e Nicola Fabrizi salpò da Venezia per Trieste. A queste unità si aggregarono le torpediniere Climene e Procione salpate da Cortellazzo e la formazione gettò le ancore nel porto di Trieste alle 16.10. Il Generale di Corpo d'Armata Carlo Ilarione Petitti di Roreto, imbarcato sulla Giuseppe La Masa, proclamò solennemente l’annessione della città all’Italia. Nel 1929 l’unità fu declassata a torpediniera, alternando compiti nella Flotta a periodi di disponibilità. Il 10 giugno 1940, all'entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, la Fabrizi faceva parte insieme alle gemelle Giacomo Medici, Angelo Bassini ed Enrico Cosenz alla VII Squadriglia Cacciatorpediniere di base a Brindisi. L'11 novembre 1940 salpava da Valona in servizio di scorta ad un convogli composto dai mercantili Premuda, Capo Vado, Antonio Locatelli e dal piroscafo Catalani. Poche ore dopo il convogli venne intercettato dagli incrociatori britannici Orion, Ajax, Sydney scortati dai caccia Nubian e Mohawk. Dopo scambio di colpi, nonostante il coraggioso comportamento della Nicola Fabrizi, lanciatasi al contrattacco, il convoglio venne interamente affondato e l'unità, danneggiata, dovette riparare a Valona. Nel combattimento ebbe 15 morti e 17 feriti. Nel 1941 l’unità fu sottoposta ai lavori; vennero rimossi due cannoni da 102 mm, sostituiti i pezzi da 76 mm con 6 mitragliere da 20 mm ed eliminati due tubi lanciasiluri da 450 mm. Rimessa nel servizio di scorta, il 7 settembre 1941 portò da Napoli a Messina i mercantili Spezia e Livorno. Il 21 settembre 1943 le gemelle Nicola Fabrizi e Giacinto Carini si consegnarono agli Alleati a Malta. Il 5 ottobre le due unità salparono da Malta per tornare in patria, utilizzate principalmente nei servizi di scorta lungo le coste dell'Italia meridionale sino al termine del conflitto. Nel 1953 la Nicola Fabrizi venne declassata a dragamine con l'identificativo M 5333. Nel 1957 venne radiata e passò alla demolizione. |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini della RN Nicola Fabrizi alle schede , , . |