Epoca: anno 1910 c | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Collezione Bargoni |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Olimpia |
Tipo | torpediniera d'alto mare |
Classe | Orione (tipo Odero) |
Unità |
Orione (2°) Olimpia Orfeo Orsa (1°) |
Cantiere | Odero di Sestri Ponente, Genova |
Impostazione | 31 maggio 1905 |
Varo | 17 luglio 1906 |
Completamento | 1907 |
Servizio | 11 aprile 1907 |
Dislocamento | normale 221 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza
f.t. 52,95 m. lunghezza alle perpendicolari 51,00 m. larghezza 6,00 m. immersione 1,49 m. |
Motore |
2 motrici alternative verticali a triplice espansione 2 caldaie a tubi d'acqua tipo Blechynden potenza 3.000 ihp 2 eliche Ø 1,82 m |
Velocità | 25 nodi |
Autonomia |
680 miglia a 18 nodi 300 miglia a 28 nodi |
Combustibile | carbone 45 tonn. |
Protezione | // |
Armamento |
3 cannoni su affusto tipo Armstrong
da 47 mm 3 tubi lanciasiluri Mod. 1904/S da 450 mm |
Equipaggio | 38 di cui 3 ufficiali e 35 sottocapi e comuni |
Disarmo | 1920 |
Radiazione | 1° luglio 1920 |
Destino | demolita dopo il 1920 |
Note tecniche |
Scafo tipo Schichau in acciaio zincato con prua stellata, suddiviso in dieci
compartimenti stagni. Disponeva di tre timonerie: nella torre di prua, sul palco di comando, nella torre poppiera. Nel 1918 fu dotata di stazione radio e di una mitragliera da 13,2 mm. Nel 1920 la plancia fu ampliata e chiusa da paratie con finestre. |
Note storiche |
L'unità, entrata in servizio l'11 aprile 1907, venne assegnata alla IIIª
Squadriglia Torpediniere d'Alto Mare con base a Brindisi. Nel 1909 venne destinata alle dipendenze del Comando Militare Marittimo a Taranto e successivamente assegnata al Gruppo Torpediniere di Taranto. Prese parte ai soccorsi a seguito del terremoto di Messina. Nell'ottobre 1910 partecipò ai soccorsi a causa del nubifragio sulla costa napoletana, a cui fece seguito l'impiego nell'Ispettorato Fari e Semafori in Sardegna. Durante la guerra italo - turca venne impiegata in appoggio sbarchi e guardacoste in Cirenaica e Tripolitania. Tornata ai lavori in Italia alla fine del 1913, uscì dal cantiere e dal 1914 al 1916 rimase ad operare in acque libiche. Durante la prima guerra mondiale venne impiegata in servizio guardacoste e come scorta convogli. Dal luglio 1916 all'aprile 1917 fu di base a Messina per la vigilanza dei porti siciliani. Seguì il servizio nel Golfo della Sirte, rimanendo in acque libiche sino al dicembre 1919, quando fu richiamata in patria per i lavori a Spezia. Giunta a Spezia, rimase tuttavia inattiva sino alla sua radiazione, avvenuta il 1° luglio 1920. |
Didascalia | |
Foto |