ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3745 C.

PRINCIPE AMEDEO
1872
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Epoca: anno 1895 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Principe Amedeo
Tipo fregata corazzata ad elica
Classe Principe Amedeo
Unità Principe Amedeo
Palestro
Cantiere Regio Arsenale, Castellammare di Stabia
Impostazione agosto 1865
Varo 15 gennaio 1872
Completamento 15 dicembre 1874
Servizio 1875
Dislocamento normale 5.854 tonn.
pieno carico 6.274 tonn.
Dimensioni lunghezza p.p. 79,70 m.
larghezza 17,50 m.
immersione 7,50 m.
propulsione 1 motrice alternativa a vapore a singola espansione
6 caldaie cilindriche
potenza 3.130 ihp
1 elica
due alberi a vele quadre ed un albero a vele auriche
superficie velica 3.800 mq.
Velocità 13 nodi
Autonomia 1.780 miglia a 10 nodi
Combustibile carbone 580 tonn.
Protezione verticale 220 mm.
batteria 140 mm.
torrione 60 mm.
Armamento iniziale:   12 pezzi da 160 mm. in batteria
successivo: 1 pezzo da 280 mm.
                    6 pezzi da 250 mm.
Equipaggio 548
Disarmo 1895
Radiazione 1895
Destino demolita
Note tecniche Progetto dell'Ispettore Generale Giuseppe De Luca.
Scafo in legno con corazza riportata.
Armamento velico a brigantino a palo (due alberi a vele quadre ed uno a vele auriche).
Le navi di questa classe furono le prime corazzate interamente progettate e costruite in Italia.
Furono anche le ultime corazzate con scafo in legno composito provviste di armamento velico.
Erano un miglioramento della classe Roma, tuttavia, varate dieci anni dopo l'impostazione, risultarono superate al momento dell'entrata in servizio.
Note storiche Unità di scarso valore bellico, non prese mai parte ad azioni ma venne prevalentemente utilizzata nei servizi coloniali ed occasionalmente nelle manovre della flotta.
Il 25 luglio 1879 la Principe Amedeo fece collisione con altra unità al largo del porto di Riposto sulla costa della Sicilia Orientale.
Il 12 giugno 1881 l'unità partecipò a Castellammare di Stabia al varo dell’incrociatore Flavio Gioia con la corazzata Duilio ed all’ariete Affondatore.
Nel novembre 1881 l'unità, all'ormeggio nel porto di Napoli affiancata alla pirofregata corazzata Roma, durante una forte burrasca quest'ultima ruppe gli ormeggi e le due unità fecero collisione, riportando lievi danni.
Il 19 gennaio 1885 la Principe Amedeo salpò da Napoli come
nave ammiraglia di squadra composta dalla pirofregata Castelfidardo, dall’incrociatore Amerigo Vespucci, dalla pirofregata Garibaldi e dagli avvisi Messaggiere e Vedetta, per trasportare a Massaua quattro compagnie di bersaglieri, una di artiglieria, reparti del Genio e
Sussistenza, per un totale di 800 uomini.
A Porto Said la Principe Amedeo si incagliò su un fondale sabbioso e dovette essere rimorchiata in acque profonde, senza subire danni.
Il 4 febbraio 1885 le unità gettarono l'ancora a Massaua.
Effettuato lo sbarco senza incontrare ostacoli, le truppe occuparono la città con la resa dei 400 soldati egiziani  della guarnigione.
Al ritorno in patria l'unità, ormai vecchia, venne sporadicamente utilizzata per servizi secondari e da addestramento.
Nel 1895 venne radiata e successivamente demolita.
Didascalia Alla fonda.
Foto  

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