ARCHIVIO VECCHIE VELE


116 A.

SPEME
ARTHURSTONE

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca della foto: anno 1906 Foto: National Maritime Museum, Greenwich

Origine: Archivio Tomaso Gropallo

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il brigantino a palo Speme fu costruito nel 1876 dal cantiere Gourlay Brothers di Dundee per conto della Dundee Clippers Line con il nome di Arthurstone.

Scafo in ferro, stazzava 1.219 tonnellate.

Era un colonial clipper destinato al trasporto di coloni ed emigranti nelle terre australi della Corona inglese.

Nel 1896 venne acquistato da Gaetano & Giuseppe Massone di Bogliasco e fu ribattezzato Speme.

I nuovi armatori presero in consegna il brigantino a New York e caricarono barili di petrolio per Singapore.

Scaricato a Singapore, fece Newcastle (A), Iquique a New York con nitrati.

Durante il passaggio sulla linea dell'equatore dette assistenza ad un veliero norvegese il cui equipaggio era stato decimato dal beri-beri.

Essendo morto anche il Comandante del bastimento norvegese, ne assunse il comando il Primo Ufficiale dello Speme, Cap. Marchese di Porto Maurizio, che portò la nave a salvamento e successivamente ritornò sullo Speme.

Nave veloce, ne diamo alcuni passaggi:

                                    1898: da New York a Table Bay    60 giorni;
                                    1899: da Anjer a Newcastle (A)     28 giorni;
                                    1900: da Melbourne a Genova      26 giorni;
                                    1902: da Melbourne a Capo Horn 26 giorni. 

Sullo Speme navigò come Allievo Ufficiale il futuro Ammiraglio Luigi Rizzo.

Il 3 gennaio 1906 al comando del Cap. Schiaffino di Camogli salpava da Genova per San Francisco con un carico di marmo.

Al Capo Horn incontrò tempo pessimo: tempeste, onde enormi, venti contrari, ghiaccio ed iceberg da ogni lato.

Il carico di blocchi di marmo muovendosi pericolosamente nella stiva contro le fiancate della nave per la rottura di alcune cime di ritenuta ed essendo impossibile rizzarlo in mare aperto, il Comandante decise di tornare indietro, poggiando su Montevideo.

Quando stabilì di ripartire l'equipaggio disertò ed al Comandante tanto dispiacque che si ammalò.

L'armatore inviò il proprio socio Cap. Fravega a prendere direttamente il comando del bastimento rilevandolo a Montevideo.

Così, accompagnato dal Primo Ufficiale Cap. Lavarello di Camogli, un nostromo, un dispensiere ed alcuni marinai e reclutandone altri sul posto il bastimento poté salpare dirigendosi sul Capo Horn.

Abbastanza agevole il passaggio questa volta pur con avarie che dovettero essere frettolosamente riparate con rilascio a Los Angeles, non senza aver prima domato nel sangue una rivolta dei marinai stranieri che si volevano impadronire della nave e del prezioso carico.

Infine, dopo 377 giorni dalla partenza da Genova, si poté dare fondo nel Golden Gate.

Riparate le avarie e consegnato il carico di marmo, la campagna continuò regolarmente su Tacoma, Antofagasta, Taltal e Rotterdam.

Nel 1912 il Fravega, alla fine di un viaggio da Fowey a Genova con caolino, consegnò il bastimento al nuovo proprietario Giuseppe Drago di Nervi, che lo tenne in esercizio sino alle 05.00 dell'8 agosto 1916 quando fu affondato nel Golfo del Leone dal sommergibile tedesco U 35 del Kapitänleutnant Lothar von Arnaud de la Perière.

Altra immagine della nave alla scheda 1050A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI