Epoca della foto: anno 1899 | Foto: Luigi A. di Savoia, Umberto Cagni, Francesco Querini, Achille Cavalli Molinelli |
Origine: "La Stella Polare nel Mare Artico" di Luigi Amedeo di Savoia, Hoepli 1903 |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
La nave goletta Stella Polare venne costruita a Sande Fjørd nel 1881 con il nome di Jason per un commerciante norvegese. Inizialmente era armata a brigantino a palo (trinchetto e maestra a vele quadre, mezzana con vele a taglio. Veniva utilizzata per la caccia alle foche nel Mare Artico. Scafo in legno. Lunghezza del ponte metri 40, larghezza 9,25. Pescaggio 5,50 metri. Disponeva di un motore ausiliario di 60 cavalli nominali che imprimeva una velocità di 6,5 nodi. Nel gennaio 1899 venne acquistata dall'Italia per utilizzarla in una spedizione scientifica e di esplorazione che, comandata dal Principe Luigi Amedeo di Savoia, allora ventiseienne Tenente di Vascello della Regia Marina, aveva lo scopo di raggiungere l'ancòra inviolato Polo Artico. Il bastimento venne portato nel cantiere di Colin Archer a Laurvik per le modifiche necessarie al nuovo compito. Vennero rifatti gli interni e rinforzato lo scafo con nuovi sottochiglia, battura e paramezzale; nuovi puntali tra la chiglia ed i bagli di stiva e di ponte ed una serie di trincarini laterali correnti sulle ordinate per resistere all'enorme pressione che avrebbe esercitato il ghiaccio sulle fiancate. L'armamento venne anch'esso modificato: da brigantino a palo fu ridotto a goletta a palo togliendo le vele quadre dalla maestra e sostituendole con randa e controranda per poter diminuire al minimo l'equipaggio senza pregiudicare la sicurezza della navigazione. Per l'acquisto e le modifiche della nave fu spesa la somma di Lire 300.000 dell'epoca. Con il materiale, i viveri e le strumentazioni ed il personale la spesa totale della spedizione fu di Lire 922.000. Il 28 maggio 1899, terminati i lavori, la Stella Polare lasciò Laurvik per Oslo. Il 12 giugno alle undici, terminato l'imbarco delle provviste sufficienti per quattro anni, la Stella Polare partì da Oslo. Prima tappa di avvicinamento il porto di Arcangelo nel Mar Glaciale Artico. Entrata nella Dvina, la nave giunse ad Arcangelo la mattina del 30 giugno. Imbarcò 121 cani siberiani da slitta ed una provvista di carbone. Il 12 luglio la nave partì da Arcangelo verso l'Arcipelago dell'Imperatore Francesco Giuseppe, scoperto solo 26 anni prima, giungendovi il 20 luglio. Il 10 agosto raggiunta l'Isola del Principe Rodolfo, non potendo più avanzare per l'ispessimento dei ghiacci, viene allestito il campo invernale nella Baia di Teplitz dove passare la notte artica. Al termine della notte, lasciato l'equipaggio di guardia, il 20 febbraio 1900 la spedizione partì in tre gruppi con cani e slitte in direzione del Polo Nord. Giunta con immani fatiche alla latitudine di 86° e 34' Nord la spedizione, impossibilitata a proseguire, il 25 aprile 1900 iniziò il viaggio di ritorno alla Stella Polare, che venne raggiunta il 23 giugno. Il secondo gruppo non fece più ritorno e dei suoi tre componenti non se ne seppe più nulla. Liberata la nave dallo stretto abbraccio del ghiaccio con le mine e riparata una falla causata dalla pressione del ghiaccio, il 16 agosto si poté ripartire per il Sud. Il 6 settembre 1900 la Stella Polare gettò le ancore nel porto norvegese di Tromsö portando a termine la spedizione.
Il Polo Nord sarà raggiunto solo nove anni dopo dall'americano Peary. |