Epoca della foto: anno 1881 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: da un'illustrazione dell'epoca |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il
David Dows
venne costruito nel 1881 dal cantiere Bailey Brothers di Toledo, Ohio,
per conto della Società Carrington & Caseywas.
In effetti il
David Dows,
per i due anni che venne utilizzato come schooner, fu in costante competizione
con il
George W. Adams. Tuttavia, pur essendo più lungo, era più stretto ed aveva pertanto maggiore pescaggio ma minore portata. Inizialmente armato a nave, fu presto riarmato a schooner. Era dotato di cinque alberi alti rispettivamente (da prua verso poppa): 47,17 - 49,37 - 49,37 - 48,16 e 43,58 metri dalla coperta. La lunghezza dei boma variava dagli 11 ai 15,24 metri ed i picchi erano lunghi da 10,90 a 12,20 metri. La superficie velica era di 4.500 mq. Pur con i verricelli a vapore, per issare tutte le vele occorrevano otto ore. Era il più grande schooner a 5 alberi che mai avesse navigato nei Grandi Laghi ed ai suoi tempi fu anche il più grande cinque alberi del mondo. Venne varato nelle acque del Lago Erie alle ore 16,30 del 21 aprile 1881 tra un folto pubblico ed oltre 200 ospiti a bordo.
Risultò essere molto veloce: le 254 miglia da Toledo e Buffalo soleva coprirle
in 18 ore. Al comando del Cap. Joseph Skeldon fece il viaggio inaugurale in zavorra da Toledo a Buffalo, dove caricò 2.400 tonnellate di carbone. Parti da Buffalo in 18 maggio 1881. Lasciando il Lago Erie con il pescaggio di 4,57 metri si arenò sopra una secca. Riportato in acque profonde dopo due giorni, giunse a scaricare a Chicago il 30 maggio. Ebbe due anni di vita tormentata a causa delle grandi dimensioni: diverse volte si arenò ed ebbe collisioni con altri bastimenti: affondò il C. K. Nims e lo schooner Richard Mott. La sua
capacità di carico non poté mai essere sfruttata appieno a causa dei bassi fondali dei
porti. Nel 1885, sotto rimorchio, naufragò all'interno delle acque territoriali canadesi su un fondale di 30 metri. Recuperata, nello stesso anno ruppe il cavo di rimorchio ed andò a sbattere contro il molo del porto di Sault Sainte Marie nel Michigan danneggiandolo gravemente ed affondando un bastimento che vi era ormeggiato. Nel giorno del Ringraziamento del 1889, mentre con il George W. Adams era a rimorchio del vapore Aurora carico di carbone per Chicago, una tempesta si abbatté sul convoglio. Il capitano dell'Aurora vide che il veliero imbarcava acqua e si ingavonava: temendo per il suo vapore, staccò il cavo di rimorchio ed ordinò agli equipaggi delle due chiatte di gettare le ancore ed attendere alla cappa che la tempesta cessasse. L'Adams sopravvisse ma il David Dows, cessate di funzionare le pompe di sentina, continuava ad imbarcare acqua. Fu pertanto ordinato l'abbandono nave. Alle ore 14,30 del 29 novembre 1889, dopo nove anni, il Dows affondò rimanendo in piedi su un fondale sotto 13 metri d'acqua. Il giorno dopo furono recuperati gli alberi ed i macchinari. Nel tentativo di recuperare lo scafo furono spesi $ 30.000 dei $ 60.000 del premio assicurativo, ma il lago stava ghiacciando e non fu possibile neppure il recupero del carico di 1.400 tonnellate di carbone. La primavera
seguente fu fatto un secondo tentativo di recuperare la nave, ma la sabbia del
fondo, accumulatasi contro lo scafo sino ad un'altezza di 4,50 metri,
stringeva lo scafo in un abbraccio mortale sino a spezzarlo in due ed i
tentativi di recupero cessarono.
Altre immagini del
David Dows
alle schede
305A,
306A. |