ARCHIVIO VECCHIE VELE


840 A.

CORA F. CRESSY

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca: anno 1903 Fotografo: James Pierce
Origine: Biblioteca dell'Università di Washington

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Lo schooner a cinque alberi Cora F. Cressy venne costruito nel 1902 nel cantiere Percy & Small a Bath nel Massachusetts.

Scafo in legno, stazzava 2.499 tonnellate lorde. Portata 4.000 tonnellate.

Lunghezza 83,20 metri, larghezza 12,80. Immersione 7,30 metri.

Costruzione robusta con bordi molto alti, era tuttavia un veliero veloce e manovriero.

Il 12 marzo 1924, dopo essere sopravvissuto ad un tremendo uragano che affondò due altri velieri incluso il possente Wyoming (scheda 312A), la nave venne conosciuta come "la Regina della costa atlantica".

Nel 1928 perse l'alberatura in un uragano e venne messa in disarmo.

I costi di riparazione vennero ritenuti antieconomici e venne venduta.

Nel 1929 fu costruito un lungo cassero sulla coperta e divenne un ristorante nel porto di Gloucester.

Nel 1935 venne rimorchiata a Providence per continuare il servizio come déhors di un night club ma fu riportata a Boston prima della fine dell'anno.

Poco dopo il night club chiuse e la nave rimase all'abbandono in un angolo a Boston.

Nel 1938 venne venduta a Medomak nel Maine per essere utilizzata come aragostiera.

Nel marzo dello stesso anno venne pompata fuori  l'acqua delle sentine e l'imbarcazione venne rimorchiata nel Maine.

Giunta a Medomak l'opera viva del Cora F. Cressy doveva essere forata in molti punti per avere le stive piene d'acqua corrente ed essere così utilizzata come vivaio per le aragoste. Tuttavia ci si rese conto che ciò non era possibile eseguire fori sufficienti data la durezza e la resistenza del fasciame.

Così, con la chiglia nel fango, venne utilizzata come frangiflutti sulla riva del Medomak.

Ancora nel 1982 lo scafo era pressoché intatto.
 
La foto è della Biblioteca dell'Università dello Stato di Washington.

Un'altra immagine del Cora F. Cressy è alla scheda 870A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI