Epoca della foto: anno 1912 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: da una cartolina dell'epoca |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nel 1899 un gruppo di industriali genovesi, su iniziativa di Nicolò Odero, fondò la prima Società Italia di Navigazione a Vapore che armò sette piroscafi, tra i quali lo Ancona. Lo Ancona fu costruito nel 1907 dalla Workman, Clark & Co. Ltd. di Belfast per conto della Compagnia Italia Società di Navigazione a Vapore. Prua verticale, due alberi, un fumaiolo. Aveva una stazza di 8.188 tonnellate. Lungo 147 metri, largo 17,70. Disponeva di una caldaia a vapore che muoveva due eliche sviluppanti una velocità di 16 nodi. Alloggiamenti per 60 passeggeri in prima classe e 2.500 in terza. Varato il 19 dicembre 1907, il 26 marzo 1908 fece il suo viaggio inaugurale partendo da Genova con scali a Napoli, New York ed arrivo a Filadelfia. Nel 1909 furono modificati gli interni portando la capienza della prima classe a 120 passeggeri. Nel settembre 1910 furono
ancora modificati gli interni portando la capienza della prima classe a 60
passeggeri ed aggiungendo 120 posti di seconda classe. Il 7 novembre 1915,
requisito dal Governo per uso pubblico di interesse nazionale, al comando
del Capitano Pietro Massardo genovese, lo
Ancona
partì da Genova con rotta terminale New York con a bordo un gruppo di emigranti
ed alcuni cittadini americani. Dopo aver fatto scalo a Messina, con un totale di 496 passeggeri italiani e 25 statunitensi l'unità salpò alla volta di Gibilterra. Durante la navigazione in mare aperto alle 11,40 del 7 novembre il piroscafo venne intercettato dal sommergibile tedesco U-38 battente bandiera austriaca, comandato dal Tenente di Vascello Maximilian Valentiner. Dall'unità partì una
cannonata che finì in mare davanti alla prora del piroscafo per intimare
all'equipaggio di fermare le
macchine. Durante la virata, nel tentativo di offrire la poppa quale minor bersaglio ai tiri del sommergibile, tre salve di cannone colpirono la sala radio, le antenne e la fiancata del piroscafo. A ciò fece seguito il
lancio di un siluro da parte del sommergibile che penetrò nell'opera viva
esplodendo e producendo un'enorme falla sulla fiancata. Nel maufragio persero la vita 206 persone. I superstiti furono raccolti dall’incrociatore francese Pluton ex La Tour d'Auvergne che raccolse per primo l'SOS. Il relitto, localizzato nel 1985 ma non ancora esplorato, giace in acque internazionali a 471 metri di profondità. Dal momento della sua localizzazione diverse compagnie specializzate hanno tentato di recuperare il tesoro racchiuso nel piroscafo Ancona ma il governo italiano, annunciando pubblicamente che lo status giuridico dell'unità è classificato come "Nave requisita per impieghi di Stato" (ufficialmente se pur con la dovuta riservatezza trasportava in America le spese per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale di San Francisco del 1915) ha rivendicato il diritto di proprietà dello Stato Italiano sul relitto e sul suo contenuto. Altre immagini del piroscafo Ancona alle schede 009B, 414B, 415B, 416B, 417B, 418B, 610B. |