Epoca della foto: anni 1926 - 1928 | L'Artiglio ed il Raffio a Camogli |
Origine: Archivio Museo Marinaro Gio Bono Ferrari, Camogli |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
L'Artiglio ed il
Raffio
nell'avamporto di Camogli durante una pausa dei lavori di ricupero del carico
del vapore Washington.
L'Artiglio fu costruito a
Glasgow nel 1906 con il nome di
Macbeth, poi
Ideale. Acquistato dalla So.Ri.Ma. (Società Ricuperi Marittimi) fondata a Genova nel 1925 di cui era presidente e amministratore delegato il Comm. Giovanni Quaglia, l'Artiglio venne allestito per il recupero delle navi affondate. La flotta disponeva così di quattro navi recupero: l’ Artiglio, il Rostro, il Raffio e l’ Arpione. In seguito la flotta venne implementata con due unità: Rampino e Rastrello. Tutti nomi evocativi.
Nell’estate del 1928 l’
Artiglio lasciò le acque liguri e si
diresse in Atlantico dirigendosi a sull’isola bretone di Belle-Ile-en-mer
dove giaceva, affondato dal siluro tedesco, a 72 metri di profondità e10
miglia a sud di Pointe de l’Echelle, il piroscafo belga
Elisabethville
proveniente dal Congo con un carico di 12 tonn di avorio in zanne di
elefante.
Avendo precedentemente altre società di ricuperi inglesi e francesi
fallito nella difficile impresa, sotto contratto
con i Lloyds di Londra stipulato il 30 agosto 1928, la So.Ri.Ma.
procedette alla ricerca del relitto.
Avendo acquisito la ricca commessa,
l'Artiglio si recò sul posto e, dopo attenti
studi, numerosi rilevamenti e dopo aver scandagliato oltre 100 miglia
quadrate di mare,
il 30 agosto 1930 riuscì a
trovare il relitto con la chiglia adagiata sul fondale di 130 metri alla posizione
48°07’45” latitudine Nord, 5°30’30” longitudine Ovest. L'esplosione creò una bolla compressa che, sparata in superficie dal basso fondale, alzò una montagna d'acqua creando un cratere di oltre 100 metri di diametro che dapprima sollevò in aria l'Artiglio per poi risucchiarlo inesorabilmente come un tappo di sughero nel gorgo formatosi. In pochi secondi sparirono per sempre la Artiglio e tutti gli uomini che erano a bordo: il Comandante, Cap. Bertolotto di Camogli, due tecnici e nove uomini d'equipaggio. Così la Artiglio finì la sua carriera tragicamente il 7 dicembre 1930. Nel 1931 la So.Ri.Ma. acquistò un'altra nave che chiamò ancora Artiglio. Il 24 maggio 1931 la nuova Artiglio (foto N° 438B) lascia Brest ed il 6 giugno è sul relitto dell’Egypt riprendendo il lavoro dove lo aveva lasciato la nave precedente. Finalmente nel maggio 1932 si inizia il recupero dell'oro che si protrarrà per più anni, riuscendo a riportare a terra tutto il prezioso carico. Note tecniche e storiche della nave Artiglio alla scheda N° 016B.
Altre immagini alle schede N°
017B,
N°
438B,
N°
503B, N°
680B. |
Costruito a Yokohama nel 1912,
stazzava 202,16 tonnellate. Nel 1931, mentre stava lavorando al recupero di un relitto con il bigo sotto sforzo, probabilmente per la rottura di un ostino (il cavo che impedisce al bigo di ruotare sul suo asse), il bigo stesso si allascò dal bordo. Il peso del carico, uscendo dal baricentro della nave, ne compromise l'equilibrio e la Raffio si rovesciò, affondando. |