Il piroscafo
Tevere ex
Gablonz
in navigazione lungo la costa della Dalmazia.
Venne impostato nel 1911 dal
Cantiere San Rocco di Muggia,
Trieste.
Tipo piroscafo misto dal 1913 al 1941.
" nave trasporto infermi dal 1935 al 1936.
" nave ospedale nel 1937 e dal 1940 al 1941.
Varato il 3 maggio 1912.
Completato il 2 febbraio 1913.
Stazza lorda 8289 tsl.
Lunghezza 143,05 m.
Larghezza 17,1 m.
Pescaggio 8,96 m.
Propulsione: 2 motrici alternative a vapore a quadruplice espansione
Potenza 7500 CV
2 assi / 2 eliche.
Velocità 15 nodi.
Costruzione Fabbrica Macchine Sant’Andrea, Trieste.
Passeggeri 210 (come nave passeggeri).
Armatori:
1913
Lloyd Austriaco,
Trieste.
Bandiera austroungarica.
Nome
Gablonz.
Capacità 210 passeggeri
di cui 180 in prima classe e 30 in seconda
più stive per
carico generale.
Entrato in servizio nel marzo 1913, venne impiegato
nella rotta verso l'India.
Nel
viaggio inaugurale fece gli scali Trieste - Venezia - Brindisi - Suez -
Aden -
Bombay e ritorno.
1914 Allo scoppio della prima guerra mondiale, il
Gablonz
fu posto in disarmo nel lago
di Procliano, sopra Sebenico,
Dalmazia.
1919 Commissione
Interalleata.
Il
3 gennaio 1919 al termine della guerra, con la dissoluzione dell'Impero
austro- ungarico e
l'annessione all'Italia della Venezia Giulia, il Lloyd
Austriaco
diventò Società di Navigazione
del Lloyd in Trieste, poi Società Anonima di
Navigazione Lloyd Triestino.
1919 Il
Gablonz
fu noleggiato alla Peninsular Steamship and Navigation Company di
Londra.
Utilizzata per il rimpatrio di
soldati britannici dai teatri d'oltremare. Inviato a
Vladivostok con rifornimenti
per il corpo di spedizione britannico, vi giunse il 1º
settembre 1919 per imbarcare
una sessantina di ex prigionieri austroungarici di
nazionalità italiana (trentini,
friulani, istriani e giuliani), venti marinai della
Legazione Italiana di Pechino e
venti carabinieri, ripartendo da Vladivostok il 6
settembre 1919. Scali Shanghai
(10 settembre), Hong Kong (17 settembre),
Singapore (24 settembre), Colombo
(2-3 ottobre), Porto Said (17 ottobre), Brindisi
(21 ottobre), il piroscafo giunse a
Trieste il 23 ottobre 1919.
1920 Assegnato al Lloyd Triestino, Trieste.
Matricola 481 del Compartimento
Marittimo di Napoli.
Nome
Tevere.
Bandiera italiana.
Impiegato nel servizio regolare
sulla rotta Trieste - Venezia - Brindisi - Suez -Aden
- Bombay. Nel 1932 trasferito sulla
rotta Trieste - Venezia - Brindisi - Pireo -
Canale di Corinto - Costantinopoli.
1935 In gennaio venne noleggiata e poi requisita dallo Regia Marina.
Classificata come
nave trasporto infermi,
venne utilizzata all'andata
per il trasporto di truppe e
rifornimenti in Somalia ed al ritorno
per il rimpatrio a Napoli dei feriti tra le truppe
inviate in Eritrea e Somalia in
preparazione alla guerra d'Etiopia.
1936 Riclassificata come nave ospedale, il 22 luglio fu utilizzata per
l'evacuazione dei
cittadini stranieri dal
territorio spagnolo in preda alla guerra civile. Tra il 22 luglio
ed il 10 agosto effettuò
quattro missioni: vennero evacuate 8381 persone, di cui
2000 italiani.
Nel settembre 1936 la Tevere, ormeggiata a Barcellona, trasbordò
sul piroscafo
Sicilia, giunto da Genova, 91
persone, che colà vennero trasportate.
1937
Tra gennaio e febbraio la
Tevere
fece due missioni di trasporto truppe e materiali
del Corpo Truppe Volontarie in
Spagna.
Al ritorno venne riconsegnata
all'armatore.
1937 La nave fu sottoposta ad importanti lavori di rimodernamento. Al
termine la nave
venne impiegata nei collegamenti con
l'Africa Orientale Italiana sulla linea Genova
- Napoli - Suez - Aden - Massaua.
1940 Il 27 maggio la
Tevere
venne requisita a Napoli dalla Regia Marina ed
iscritta nel
ruolo del
Naviglio Ausiliario Autonomo
dello Stato.
Il 25 luglio 1940 fu
classificata come nave ospedale, con 600 posti letto. Dotata di
adeguate attrezzature sanitarie
ed imbarcato personale medico, entrò in servizio
nel mese di agosto restando di
stanza a Taranto
a disposizione della Iª e della IIª
Squadra Navale.
In ottobre riprese i viaggi dalla Libia.
Durante questo servizio la nave
ospedale
Tevere
svolse otto missioni trasportando
in patria 4.000 tra feriti e malati.
1941
Il 17 febbraio la nave urtò, entrando nella rada di Tripoli, una mina
magnetica
lanciata da aerei Fairey
Swordfish dell'830th Squadron della Fleet Air
di
stanza a Malta. L'esplosione uccise
quattro uomini aprendo una falla di 14 metri
per 9 tra la paratia a proravia del
locale macchina (parzialmente schiodatasi dal
doppiofondo) e quella a poppavia
della stiva n. 1.
Spezzata in chiglia e con uno
squarcio che andava dall'aletta
antirollio di dritta a quella di sinistra, alle ore 17:15
si adagiò sul basso fondale sbandata
sulla dritta, emergendo con le sovrastrutture
sino al ponte di coperta.
Il 21 aprile 1941 la nave
venne rimessa a galla e, svuotata del suo contenuto, fu
rimorchiata nel porto di Tripoli e
portata ad arenarsi su un basso fondale contro il
molo di sottoflutto.
1943
Il 20 gennaio
la nave venne minata e distrutta prima della ritirata italiana per
evitarne la cattura da parte
delle avanzanti forze armate britanniche.
1947 Recuperata dagli inglesi, venne avviata alla demolizione.
Altre immagini della nave alle schede
N°
1081B, N°
1082B. |