ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

573 B.

MERANO
MERAN


 
Epoca: 23 agosto 1937 Fotografo: Marius Bar, Tolone
Origine: Archivio Privato GioMar

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

La nave passeggeri Merano entra in porto.

Venne costruita nel 1909 con il nome di Meran per conto del Lloyd Austriaco di Trieste.
Stazza lorda 3.705 tsl
Stazza netta 2.196 tsn
Portata 4.622 t
Cubaggio stive 4 x 5.428 m³
Lunghezza tra le perpendicolari 102,16 m
Larghezza fuori tutto 13,81 m
Immersione 8,65 m
Propulsione: 1 motrice alternativa a vapore
Potenza 2.200 HP
Consumo medio 30 t/giorno
Velocità massima = 11 nodi
1 elica
Portata passeggeri in cabina 56

Nel 1919 venne trasferita al Lloyd Triestino e ribattezzata Merano.

Nel 1937 venne trasferita alla Adriatica
Società Anonima di Navigazione di Venezia per essere impiegata sulla rotta detta n° 59 bis: Tirreno - Danubio.
Dal 3 gennaio al 4 marzo 1939 fu adibita alla linea n° 58 (Tirreno - Siria), per tornare alla linea 59 bis fino al 10 giugno 1940.

In seguito seguirono viaggi sino al 19 settembre 1943, quando fu stipulato un contratto di noleggio della nave
, rinominata Meran, con la compagnia germanica Mittelmeer Reederei.
Lo stesso giorno salpò da Venezia per Zara con un carico di nichelio. Durante il viaggio aveva cambiato bandiera inalberando quella tedesca al posto di quella italiana.

Il 13 ottobre 1943 per ordine delle Autorità tedesche presenti a bordo la nave salpò da Zara mettendosi in rotta per Cattaro.
Alle ore 21:30 la nave diede fondo nella baia di San Nicola nell'isola di Ulbo.
Alle ore 04:00 del 14 ottobre fu ordinato di proseguire per Cattaro con rotte esterne alle isole Liburniche Meridionali.

Verso le ore 11:00 la nave fu avvistata un aereo
ricognitore inglese.
Alle ore 00:30 del 15 ottobre 1943 mentre la nave passava tra l'isola di Cazza e
l'isolotto di Cazziol, due cacciatorpediniere inglesi intimarono la resa sparando un colpo di cannone dritto alla prua.

Mentre l'equipaggio italiano spegneva i motori nel tentativo di salvare la nave, i militari tedeschi imbarcati si erano riorganizzati ed armi in pugno avevano scacciato dalla macchina il personale in servizio. Non potendo prendere possesso della nave, la sabotarono facendo esplodere un ordigno, che provocò un forte incendio.

Il comandante Luigi Scivales diede l'ordine di abbandono nave. Il comandante del ct britannico, dopo aver dato il tempo di far imbarcare
l'equipaggio sulle scialuppe, diede ordine di aprire il fuoco con i cannoni delle due unità di superficie inglesi, che affondarono la nave alle 02.30 del 15 ottobre 1943.

Sulla Merano, oltre ai membri dell'equipaggio, vi erano imbarcati 21 civili.
Tutti furono tratti in salvo, come testimoniato dal comandante e dai civili stessi.
I naufraghi furono raccolti dalle navi inglesi e trasportati fino a Bari.
Gli italiani furono rilasciati mentre i tedeschi vennero internati in un campo di prigionia.

ELENCO ALFABETICO PIROSCAFI