La
nave passeggeri
Merano entra in
porto.
Venne costruita nel 1909 con il
nome di Meran
per conto del Lloyd Austriaco di Trieste.
Stazza lorda 3.705 tsl
Stazza netta 2.196 tsn
Portata 4.622 t
Cubaggio stive 4 x 5.428 m³
Lunghezza tra le perpendicolari 102,16 m
Larghezza fuori tutto 13,81 m
Immersione 8,65 m
Propulsione: 1 motrice alternativa a vapore
Potenza 2.200 HP
Consumo medio 30
t/giorno
Velocità massima
= 11 nodi
1 elica
Portata passeggeri in cabina 56
Nel 1919 venne trasferita al Lloyd Triestino e ribattezzata
Merano.
Nel 1937 venne trasferita alla Adriatica
Società Anonima di Navigazione di Venezia per essere impiegata sulla
rotta detta n° 59 bis: Tirreno - Danubio.
Dal 3 gennaio al 4 marzo 1939 fu adibita alla linea n°
58 (Tirreno - Siria), per tornare alla linea 59 bis fino al 10 giugno
1940.
In seguito seguirono viaggi sino
al 19 settembre 1943, quando fu stipulato un
contratto di noleggio della nave,
rinominata Meran, con la
compagnia germanica Mittelmeer Reederei.
Lo stesso giorno salpò da Venezia per Zara con un carico di nichelio.
Durante il viaggio aveva cambiato bandiera inalberando quella tedesca al
posto di quella italiana.
Il 13 ottobre
1943 per ordine
delle Autorità tedesche presenti a bordo la nave salpò da Zara mettendosi in
rotta per Cattaro.
Alle ore 21:30 la nave diede fondo nella baia di San Nicola nell'isola di Ulbo.
Alle ore 04:00 del 14 ottobre fu ordinato di proseguire per Cattaro con rotte
esterne alle isole Liburniche Meridionali.
Verso le ore 11:00 la nave fu avvistata un aereo
ricognitore inglese.
Alle ore 00:30 del 15 ottobre 1943 mentre la nave passava tra l'isola di Cazza
e l'isolotto di Cazziol, due
cacciatorpediniere inglesi intimarono la resa sparando un
colpo di cannone dritto alla prua.
Mentre l'equipaggio italiano spegneva i motori nel tentativo di salvare la
nave, i militari tedeschi imbarcati si erano riorganizzati ed armi in pugno
avevano scacciato dalla macchina il personale in servizio. Non potendo
prendere possesso della nave, la sabotarono facendo esplodere un ordigno,
che provocò un forte incendio.
Il comandante Luigi Scivales diede l'ordine di abbandono nave. Il comandante
del ct britannico, dopo aver dato il tempo di far imbarcare
l'equipaggio sulle scialuppe, diede ordine di aprire il fuoco con i cannoni
delle due unità di superficie inglesi, che affondarono la nave alle 02.30
del 15 ottobre 1943.
Sulla
Merano,
oltre ai membri dell'equipaggio, vi erano imbarcati 21 civili.
Tutti furono tratti in
salvo, come testimoniato dal comandante e dai civili stessi.
I naufraghi furono raccolti dalle navi inglesi e trasportati fino a
Bari.
Gli italiani furono rilasciati mentre i
tedeschi vennero internati in un campo di prigionia. |