La
nave mercantile Rosalinda
alla fonda.
Costruita nel 1913.
Cantiere navale
Stettiner Oderwerke, Stettino (Szczecin).
Costruzione N° 643.
Scafo in acciaio.
Stazza 2603 tsl, 1530 ssn.
Lunghezza 102 m.
Larghezza 13,30 m.
Immersione 5,80 m.
Propulsione:
1 motrice a a triplice espansione 3 cilindri 585, 995 & 1600 x corsa 1095
mm. della Stettiner Oderwerke di Stettino.
Potenza 261 hp nominali.
1 elica.
Velocità 11,5 nodi.
Dal 1913 al 1917 di proprietà della Argo Dampfschifffahrts Gesellschaft -
Richard Adler & Söhne di Brema con il nome di
Andromeda.
Dal 1917 al 1926 di proprietà della Marina degli Stati Uniti con il nome di
USS
Bath
(sigla
AK4).
Dal 1926 al 1928 di proprietà della Madrigal & Co., Manila con il nome di
Paz.
Dal 1928 al 1952 della Nicolas Paquet & Cie - Cie. De Navigation Marocaine
Et Arménienne di Marsiglia con il nome di
Oued Fes.
Dal 1952 al 1955 di proprietà di Giovanni Longobardo, Napoli, con il nome di
Rosalinda, IMO/Off. N° 724.
In rotta da Trieste per Buenos Aires scalo a Salvador con un carico di
cemento e birra, il 28 ottobre 1955 urtò la barriera corallina di Parcel dos
Abrolhos, imbarcando acqua ed adagiandosi sul basso fondale, dove rimase due
giorni prima di sparire sott'acqua.
L'equipaggio salito sulle scialuppe si diresse verso l'Isola dei Cobra al
largo della costa dello Stato di São Paulo, Brasile, da dove il
rimorchiatore
Trident
trasse tutti in salvo. |