VINCENZO FLORIO & RAFFAELE RUBATTINO
E LA
SOCIETÀ NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA
Il genovese Raffaele Rubattino ed il siciliano Vincenzo Florio
sono le maggiori figure armatoriali che hanno modernizzato la marina
mercantile italiana in un momento di cambiamenti epocali a livello politico
e tecnologico.
Raffaele
Rubattino fu uno degli artefici della futura Marina mercantile italiana. La sua
vita si svolse parallelamente all’affermazione della marina a vapore e di
questa ne fu in parte artefice: aveva 8 anni quando il 14 ottobre 1818
entrava nel porto di Genova il
Ferdinando I,
la prima nave a vapore del
Mediterraneo.
Nel 1837 Rubattino fondò la sua prima società dotandola di un
piroscafo a ruote.
In seguito acquistò altri piroscafi ad elica da cantieri
inglesi.
Nel 1869 acquistò la Baia di Assab sul Mar Rosso, primo stabilimento
italiano in Eritrea.
Il primo piroscafo di linea, lo
Africa
della Società Rubattino (nel manifesto), fu una delle prime navi a
transitare il Canale di Suez nel 1869. Giunse ad Assab il 9 marzo 1870,
proseguendo poi per Bombay ed avviando un collegamento periodico tra
l'Italia e l'India. L’unità, pur avendo il
motore, disponeva di tre alberi con armamento velico completo.
Raffaele Rubattino morì nel 1881, due mesi dopo aver contribuito alla nascita della
Navigazione
Generale Italiana, una delle maggiori compagnie marittime europee e mondiali.
LINEA FLORIO SOCIETA' IN ACCOMANDITA PIROSCAFI POSTALI
di Ignazio & Vincenzo Florio
Vincenzo Florio, fondatore della Linea Florio, nacque a
Bagnara Calabra il 4 aprile 1799 da Paolo e Giuseppina Florio. Nel 1803
fondò la Società Florio & Barbaro, armatrice di una flotta di piccoli
velieri operanti nel Mediterraneo.
Paolo morì nel 1807 ed il fratello Ignazio prese le redini della flotta. Nel
1818 Vincenzo Florio divenne socio. Il figlio di Vincenzo, Ignazio Florio,
nacque nel 1839. Da quell'anno Vincenzo Florio, che aveva pure una flotta
propria, prese il controllo della Compagnia.
Fu in quel periodo che acquistò la prima nave a vapore, il battello a ruote
Palermo.
Con questa unità nell'ottobre del 1841 inaugurò la linea passeggeri e merci
tra Palermo, Messina e Napoli.
Gli affari prosperarono e nell'ottobre 1861, subito dopo l'annessione della
Sicilia al Regno d'Italia, Vincenzo Florio fondò la Società in
Accomandita Piroscafi Postali Ignazio & Vincenzo Florio con una flotta
di nove piroscafi a vapore.
Dopo la morte di Vincenzo Florio nel 1866, Ignazio divenne l'amministratore
delegato della Compagnia.
Il 24 ottobre 1876 la Compagnia Ignazio & Vincenzo Florio acquistò
tredici navi a vapore dalla Compagnia di Navigazione Trinacria di
Palermo, che era in liquidazione.
Nel febbraio 1867, quando la Società Peirano & Danovaro di Genova
perse la concessione postale, assegnata alle Compagnie Riunite Florio -
Rubattino, queste acquistarono le dieci navi a vapore della Società
Peirano & Danovaro.
Il 14 aprile 1876 il Parlamento italiano approvò la proposta per la
creazione di una linea di navi passeggeri e merci diretta dall'Italia per
New York. Dopo i primi due viaggi in prova di navi della Linea Florio,
fu definito l'accordo tra il Governo italiano e la Linea Florio
stessa per il quale questa avrebbe dovuto operare, per questo servizio, con
una flotta di piroscafi nuovi.
Per far fronte all'ingente spesa, il 2 aprile 1881 Ignazio Florio di Palermo
e Raffaele Rubattino di Genova inviarono una richiesta al Governo italiano
per l'approvazione di una fusione tra le due compagnie di navigazione.
Il 5 luglio 1881 la Camera dei Deputati approvò la richiesta ed il 12 luglio
fu approvata dal Senato. La relativa Legge fu ratificata dal Re Umberto I il
23 luglio 1881 e la nuova Compagnia venne chiamata Navigazione Generale
Italiana (NGI) e fu registrata a Genova il 4 settembre 1881 con un
capitale di lire 100 milioni di cui 35 milioni versati. La registrazione
venne datata in anticipo al 1° luglio 1881.
Il vapore Archimede fu l'ultimo ad essere ordinato dalla Linea Florio
e venne completato nel 1882 per la NGI.
Al tempo della fusione la Ignazio & Vincenzo Florio possedeva 43
vapori per un tonnellaggio totale di 32.809 nette, mentre la Rubattino
apportava alla nuova società 18 vapori per 26.918 tonnellate nette.
NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA
La Navigazione Generale
Italiana nasce nel 1881 dalla fusione della I. & V. Florio di Palermo
e della Raffaele Rubattino di Genova.
Oltre ai servizi per gli
Stati Uniti e il Canada, hanno raggiunto i porti del Mediterraneo e del Mar
Nero, l'India, l'Estremo Oriente e il Sud America.
Nel 1885 rilevarono la
Società Italiana di Trasporti Marittimi Raggio & Co. e la Società
Rocco Piaggio & Figli.
Nel 1901 NGI aveva
preso il controllo di La Veloce e nel 1924 liquidò questa società.
Nel 1910 acquistarono una
partecipazione di controllo nel Lloyd Italiano. Lo stesso anno fu
costituita la Società Nazionale dei Servizi Marittimi e NGI
trasferì a questa compagnia la maggior parte delle proprie navi.
Ciò ha lasciato la NGI
con soltanto 19 navi e le rotte del Nord e del Sud America.
Nel 1921 la
Transoceanica Società Italiana di Navigazione e la Società
Commerciale Italiana e le loro flotte furono assorbite in NGI e
nel 1932 la NGI ed il Lloyd Sabaudo si unirono con la
Cosulich Line per formare una nuova compagnia denominata Italia
Società di Navigazione. |