ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

742B.

CITTÀ DI CATANIA


 
Epoca: anno 1910 Fotografo: sconosciuto
Origine: Archivio Fincantieri

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo passeggeri Città di Catania militarizzato scarica soldati italiani e tedeschi.

Venne impostato nel 1909 nel Cantiere Navale G. Ansaldo, Sestri Ponente, Genova.
Varato nel 1910.
Dislocamento 
3625 t
Stazza lorda 
3355 tsl
Lunghezza 
110,80 m
Larghezza 
12,83 m
Immersione 
5,70 m
Propulsione:
3 turbine a vapore dalla potenza di 13.620 HP
3 assi / 3 eliche
Velocità 20 nodi.
Equipaggio 158 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.

L'unità faceva parte della classe
Città composta da quattro piroscafi passeggeri armati dalle Ferrovie dello Stato che, in caso di guerra sarebbero state requisite dalla Regia Marina per essere impiegate come incrociatori ausiliari.

Armatori:

1910-1911 Ferrovie dello Stato.
                  Matricola 43 al Compartimento Marittimo di Palermo.
                  Nome
Città di Catania.

1911-1912 Requisito dalla Regia Marina. Entrato in servizio ed iscritto nel ruolo del
                  naviglio ausiliario dello Stato come incrociatore ausiliario incrociatore ausiliario.
                  Nome invariato.
                  Imbarcato armamento: 4 pezzi da 120/47 mm e 2 pezzi da 47/40 mm.
                  Partecipò alla guerra italo-turca. Il 10 aprile 1912, insieme ad altre unità al
                  bombardamento della città libica di Zuara.

1913-1914 Ritornato alle Ferrovie dello Stato.

1915-1918 Requisito dalla Regia Marina, rientrato in servizio come incrociatore ausiliario.
                  Nome invariato.
                  Il 12 agosto 1915, in servizio di blocco ad est di Brindisi, contro la nave venne
                  lanciato un siluro dal sommergibile austro-ungarico U 3. Evitata l'arma,
                  l'incrociatore ausiliario passò al contrattacco e speronò l'U-Boot che si stava
                  immergendo, danneggiandolo ma senza riuscire ad affondarlo. Nella notte
                  seguente l'U-Boot
U 3 fu affondato a cannonate dal cacciatorpediniere francese
                  Bisson, uscito da Brindisi per dargli la caccia.
                  Il 6 dicembre 1915 partecipò ad un convoglio per trasportare truppe a Valona.
                  L'11 dicembre 1915 salpava da Taranto per scortare un convoglio a Valona.
                  Dal 23 al 26 febbraio 1916 insieme ad altre navi bombardava le truppe
                  austroungariche a Durazzo e nelle località vicine.

1919-1935 Ritornato alle Ferrovie dello Stato.
                  Venne impiegato nel servizio postale di linea con le isole.
                  Nel 1933 la nave prese parte come nave appoggio alla crociera aerea atlantica
                  degli idrovolanti di Italo Balbo.

1936-1941 Ceduto alla Tirrenia Società Anonima di Navigazione, Napoli.

1941-1943 Rimasta in servizio civile, dal giugno 1942 all'agosto 1943 venne spesso
                  impiegata in missioni di trasporto truppe per conto del Ministero della Guerra,
                  ricevendo una colorazione mimetica.

1941-1943 Dal 7 novembre 1941 la nave della Tirrenia venne noleggiata alla Società
                  Adriatica di Navigazione
, che la impiegò sulla rotta da Brindisi a Durazzo.

Il 3 agosto 1943 alle ore 5:33 il Città di Catania lasciò Durazzo diretto a Brindisi con a bordo 407 passeggeri civili e militari e 105 membri civili dell'equipaggio. Verso le 10:30 la nave, giunta ormai in vista della costa pugliese, venne avvistata dal sommergibile britannico HMS
Unruffled, che le lanciò due siluri: alle 10.45 le armi andarono a segno, raggiungendo il Città di Catania a centro nave sulla fiancata sinistra spezzandolo in due tronconi che in due minuti s'inabissò alla posizione  40° 30' 30" N e 18° 04' 30" E a 8 miglia per 40° dal semaforo di Brindisi.

Con la nave morirono il comandante e 48 membri dell'equipaggio oltre a 207 passeggeri.
Diversi natanti che operavano nei dintorni Brindisi accorsero sul posto salvando 200 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio.

Altre immagini della nave alle schede N° 743B, N° 744B.

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