Il piroscafo passeggeri
Città di Catania
militarizzato scarica soldati
italiani e tedeschi.
Venne impostato nel
1909
nel Cantiere Navale G.
Ansaldo, Sestri
Ponente, Genova.
Varato nel 1910.
Dislocamento 3625 t
Stazza lorda 3355 tsl
Lunghezza 110,80 m
Larghezza 12,83 m
Immersione 5,70 m
Propulsione: 3
turbine a vapore dalla potenza di 13.620 HP
3 assi / 3 eliche
Velocità 20 nodi.
Equipaggio 158 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
L'unità faceva parte della classe
Città
composta da quattro piroscafi passeggeri armati dalle Ferrovie dello Stato
che, in caso di guerra sarebbero state requisite dalla Regia Marina per
essere impiegate come incrociatori ausiliari.
Armatori:
1910-1911 Ferrovie dello Stato.
Matricola 43 al Compartimento Marittimo di Palermo.
Nome
Città di Catania.
1911-1912 Requisito dalla Regia Marina. Entrato in servizio ed
iscritto nel ruolo del
naviglio ausiliario dello Stato come incrociatore ausiliario incrociatore
ausiliario.
Nome invariato.
Imbarcato armamento: 4 pezzi da 120/47 mm e 2 pezzi da 47/40 mm.
Partecipò alla guerra italo-turca. Il 10 aprile 1912, insieme ad altre unità
al
bombardamento della città libica di Zuara.
1913-1914 Ritornato alle
Ferrovie dello Stato.
1915-1918 Requisito dalla Regia Marina, rientrato in servizio come
incrociatore ausiliario.
Nome invariato.
Il 12 agosto 1915, in servizio di blocco ad est di Brindisi, contro la nave
venne
lanciato un siluro dal sommergibile austro-ungarico U 3. Evitata l'arma,
l'incrociatore ausiliario passò al contrattacco e speronò l'U-Boot che si
stava
immergendo, danneggiandolo ma senza riuscire ad affondarlo. Nella notte
seguente l'U-Boot U 3
fu affondato a cannonate dal cacciatorpediniere francese
Bisson, uscito da Brindisi per dargli la caccia.
Il 6 dicembre 1915 partecipò ad un convoglio per trasportare truppe a Valona.
L'11 dicembre 1915 salpava da Taranto per scortare un convoglio a Valona.
Dal 23 al 26 febbraio 1916 insieme ad altre navi bombardava le truppe
austroungariche a Durazzo e nelle località vicine.
1919-1935 Ritornato alle Ferrovie dello Stato.
Venne impiegato nel servizio postale di linea con le isole.
Nel 1933 la nave prese parte come nave appoggio alla crociera aerea
atlantica
degli idrovolanti di Italo Balbo.
1936-1941 Ceduto alla Tirrenia Società Anonima di Navigazione,
Napoli.
1941-1943 Rimasta in servizio civile, dal giugno 1942 all'agosto 1943 venne
spesso
impiegata in missioni di trasporto truppe per conto del Ministero della
Guerra,
ricevendo una colorazione mimetica.
1941-1943 Dal 7 novembre
1941 la nave della Tirrenia venne noleggiata alla Società
Adriatica di Navigazione, che la impiegò sulla rotta da Brindisi a
Durazzo.
Il 3 agosto 1943 alle ore 5:33 il Città di Catania lasciò Durazzo diretto a
Brindisi con a bordo 407 passeggeri civili e militari e 105 membri civili
dell'equipaggio. Verso le 10:30 la nave, giunta ormai in vista della costa
pugliese, venne avvistata dal sommergibile britannico HMS
Unruffled,
che le lanciò due siluri: alle 10.45 le armi andarono a segno, raggiungendo
il Città di Catania
a centro nave sulla fiancata sinistra spezzandolo in due tronconi che in due
minuti s'inabissò alla posizione 40° 30' 30" N e 18° 04' 30" E a 8
miglia per 40° dal semaforo di Brindisi.
Con la nave morirono il comandante e 48 membri dell'equipaggio oltre a 207
passeggeri.
Diversi natanti che operavano nei dintorni Brindisi accorsero
sul posto salvando 200 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio.
Altre immagini della nave
alle schede N°
743B, N°
744B. |