ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

957B.

MONTONE
DAPHNE


 
Epoca: anno 1965 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Collezione O. R., Genova

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo mercantile Montone in navigazione.

Venne costruito nel novembre 1954 dal cantiere William Gray & Co. Ltd. di West Hartlepool (Sunderland), Regno Unito. N° 1271 di cantiere.
Tipo: mercantile da carico generale.
Scafo in acciaio.
Stazza 5779 tsl, 3385 tsn, 10050 tpl.
Lunghezza ft 139,45 m.
Lunghezza alle pp 131,37 m.
Larghezza 17,60 m.
Immersione min. 8,05 m.
Immersione max. 11,66 m.
Propulsione: 1 motrice a vapore a triplice espansione, 3 cilindri Ø 559, 940 & 1651 x
                     corsa 1219 mm., turbina allo scarico con accoppiamento idraulico diretto.
                     Costruzione Central Marine Engineering Works Ltd., West Hartlepool,
                     Sunderland, UK.
                     1 asse / 1 elica.
                     Velocità 11,5 nodi.
                     Potenza 3050 HP indicati (2275kW).
                     2 generatori da 35 kW a 110V d.c.
                     Carburante 1233,5 t.
 
Armatori:

1954 Daphne Steamship Co. S. A., Monrovia, Liberia.
         Bandiera liberiana.
         Nome
Daphne.

1960 Daphne Steamship Co. S. A., Pireo, Grecia.
         Bandiera greca.
         Nome
Daphne.

1969 Società di Armamento per l'Esercizio della Nave Montone, Ravenna.
         Bandiera italiana.
         Nome
Montone.

1976 Compass Navigation S.A., Panama City, Panama.
         Bandiera panamense.
         Nome
Montone.

1977 Il 9 aprile la nave, viaggiando da Augusta a Marina di Carrara in zavorra, ivi
         giunta incappò in una forte burrasca che la spingeva sulla costa. Avendo perduto
         un'ancora in uno scalo precedente, per contrastare lo scarroccio gettò a mare
         l'unica ancora rimasta a bordo. Non essendo questa sufficiente a fermare lo
        scarroccio, azionò la motrice con il poco vapore rimasto, ma tutto fu vano e la costa
        si avvicinava sempre di più sino a portare la nave ad arenarsi davanti alla scogliera.
        Salvati i marinai con una teleferica, la nave venne abbandonata al suo destino e
        poco dopo le ondate la spezzarono in due tronconi.
        In seguito venne parzialmente demolita sul posto.

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