ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

963B.

NEPTUNIA


 
Epoca: anno 1937 Fotografo: sconosciuto

Origine: archivio

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo da passeggeri Neptunia all'ormeggio sul Canal Grande a Venezia.

Venne costruito dai Cantieri Riuniti Dell'Adriatico di Monfalcone.
Varata nel settembre 1932.
Nave gemella
Oceania.
Stazza 19.475 tsl, 11.734 tsn.
Lunghezza 179,60 m.
Larghezza 23,32 m.
Immersione 13,85 m.
Dotato di apparato radio, radiogoniometro, ecoscandaglio.
Capacità 1385 passeggeri divisi in tre classi.
Propulsione: 4 motrici a vapore 2 tempi a singola azione 34 cilindri Ø 661-991 mm.
Potenza 4280 HP nominali. Costruzione Cantieri Riuniti dell'Adriatico, Monfalcone.
4 assi / 4 eliche.
Velocità 20 nodi.

Armatori:

1932 Consulich Società Triestina di Navigazione, Trieste.
         Nome
Neptunia.
         Bandiera italiana.
         Utilizzata per il trasporto passeggeri sulla tratta Genova Suez - Bombay -
         Shanghai.

1937 gennaio: Italia Società Anonima di Navigazione, Genova.
         Compartimento Marittimo di Trieste.
         Nome invariato.
         Immessa sulla linea Trieste - Napoli - Brasile - Uruguay - Argentina.

1940
Il 26 giugno la nave fu requisita dal Governo Italiano ed utilizzata per i trasporti di
         truppe a Tripoli.

1941 Il 26 maggio passò sotto il diretto comando della Marina Militare Italiana.
         Insieme alla gemella
Neptunia ed alla Vulcania salparono da Taranto nel tardo
         pomeriggio del 16 settembre con destinazione Tripoli trasportando 5.818 soldati.
         Due giorni dopo, alle 04:00 del 18 il convoglio, giunto alla posizione lat. 33° 02’ N /
         long. 14° 42’ E, a 30 miglia a Nord-Est di Homs (ossia a 90 miglia dall'arrivo), fu
         avvistato dal sommergibile britannico
HMS Upholder.
        Alle ore 04:06 il sommergibile silurò per prima la
Neptunia in testa al convoglio e
        poi la
Oceania.

       
La Neptunia, colpita all'altezza della stiva n°4, continuava ad accostare a sinistra
        appoppandosi con le motrici principali ferme, senza energia elettrica e con il timone
        bloccato. Alle 04:25 si immobilizzò colando a picco con la poppa in verticale alle
        ore 06:50.

        La
Neptunia affondò in poco più di due ore mentre la Oceania restò ancora a galla,
        anch'essa appoppata.
        Verso le 09:00 il sommergibile
HMS Upholder con altri due siluri colpì la nave,
        ormai immobilizzata, che affondò verticalmente.
        La
Vulcania si salvò
giungendo indenne a Tripoli e superò il conflitto.
        Navigò sino al 1973.
        Dei 5.818 uomini a bordo delle due navi ne morirono 384; gli altri furono salvati dai
        cacciatorpediniere di scorta
Nicoloso da Recco, Antonio da Noli, Emanuele
        Pessagno
, Antoniotto Usodimare e Vincenzo Gioberti.

        Il temutissimo sommergibile inglese
HMS Upholder in sedici mesi di operazioni nel
        Mediterraneo affondò due sommergibili (
Saint Bon e Tricheco), il  ct Libeccio e 19
        mercantili, per un totale di 119.000 tonnellate.
        Venne infine affondato il 14 aprile 1942 alle 16:15 dalla torpediniera italiana
Pegaso
        con un lancio di bombe di profondità.

Altre immagini della nave
Neptunia alle schede N° 964B, N° 965B, N° 966B, 967B.

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