ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


665.        SORELLE AVEGNO      
SAN FRUTTUOSO
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it

Epoca:  anno 1905

Origine: Collezione Stefano Finauri            Cortesia di Genovacards.com

Note ricavate da:   Civico Museo Marinaro Gio Bono Ferraris, Camogli

NOTE:

Il Croesus era un piroscafo inglese di 2552 tonnellate di stazza costruito nel 1853, a
propulsione mista vele e vapore, con un carbonile di circa 400 tonnellate.

Aveva un equipaggio di 180 uomini ed era diretto in Crimea con soldati piemontesi e sardi, polvere da sparo e munizioni.

Partito da Genova il 24 aprile 1854, giunto verso mezzogiorno al traverso di Punta Chiappa ebbe grave incendio a bordo per autocombustione del carbone.

Nel tentativo di salvare uomini e materiali il comandante John Vine Hall diresse la prua su San Fruttuoso arenando il vascello sul fondale davanti alla Puntetta che divide le due baie, sapendo che la maggior parte dei soldati non sapeva nuotare (non aveva mai visto il mare) e, lontana dalla riva, era destinata a morire.

Dalla spiaggia vennero messi a mare gli unici due gozzi disponibili, uno governato dalle due sorelle Maria e Caterina Avegno e l’altro dal marito di Maria, Giovanni Oneto.

I due gozzi, instancabili, compirono molti viaggi per trasportare i naufraghi dal barco in fiamme alla salvezza sulla spiaggia.

Purtroppo durante uno di questi tragitti, il gozzo delle sorelle Avegno venne afferrato da troppe mani di naufraghi disperati e rovesciato.

Maria e Caterina, abilissime nuotatrici, sbalzate in mare tentano ancora di portare in salvo i naufraghi che si aggrappavano alle loro vesti, ma furono trascinate a fondo.

Maria non emerse più mentre Caterina, semiaffogata, riuscì a guadagnare la riva.

Grazie soprattutto a loro le vittime del naufragio furono soltanto 24. Vennero sepolte nel borgo, dietro l’Abbazia.

Il corpo di Maria venne recuperato dopo quattro giorni.

Il Croesus bruciò nella baia di San Fruttuoso ancora per alcuni giorni; poi una tempesta lo spezzò in due tronconi, affondandolo.

Maria Avegno per disposizione dei Principi Doria fu sepolta nella cripta dell’abbazia di San Fruttuoso. La sorella Caterina, morta poco tempo dopo per le conseguenze del naufragio, fu sepolta accanto ad essa.

Il governo del Regno di Sardegna nel giugno 1855 deliberò di concedere a Maria Avegno la medaglia d’oro al valor civile e fu la prima donna italiana a ricevere l’alta onorificenza.

La Regina Vittoria conferì alla sua memoria la Victoria Cross, la più alta onorificenza militare britannica.

Solo nel 1904, nella ricorrenza del cinquantenario, il sindaco di Camogli Andrea Schiaffino decretò l’apposizione di una lapide sulla facciata dell’abitazione delle sorelle Avegno a San Fruttuoso.

L'immagine da cui è ricavata la cartolina è stata scattata poco dopo la scoperta della lapide.

Quella originale nella foto è andata distrutta nell'alluvione del 1915, poi rifatta con le stesse parole:



Una breve storia di San Fruttuoso alla scheda
876.

Una cartolina del naufragio, ricavata da un dipinto realizzato sulla base di testimonianze coeve è alla scheda N° 2485.

Altra cartolina avente lo stesso soggetto è alla scheda N° 2715.

Una litografia del dipinto originale in grande formato è alla scheda N° 2910.

Una incisione dell'unità in navigazione e la Relazione del Naufragio all'Ammiragliato Britannico redatta dal Comandante della nave è alla scheda N° 2486.

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