Cap Horniers in Piazza Colombo, 1971

Il giorno 11 maggio 1971, due giorni dopo la 19ª Edizione della Sagra del Pesce, da tutte le nazioni europee convennero in Camogli i veterani comandanti che, ai tempi della vela, doppiarono il terribile Capo Horn. Fra di loro vi erano diversi capitani di Camogli.

La manifestazione, organizzata dalla “Amicale Internationale des Capitaines au Long Cours Cap Horniers”, radunò veterani provenienti da tutto il mondo, ospitati insieme alle loro mogli dalla Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli.

La manifestazione vide l'attiva partecipazione dell'Istituto Nautico di Camogli, sia per la consegna ai Cap Horniers di una pergamena commemorativa, sia per l' effettiva collaborazione degli stessi studenti che prestarono con entusiasmo la loro opera di accompagnatori dei vecchi lupi di mare.

Per l'occasione fu loro offerta loro una speciale frittura di pesce del padellone gigante servita in Piazza.

Impressionanti sono le statistiche registrate in due secoli di passaggi a Capo Horn. Situato a 55°, 59' lat. Sud e 67°, 16' long. W di Greenwich, è la sinistra roccia della Terra del Fuoco, alta 400 metri su un mare eternamente sconvolto. Il suo minaccioso dominio comprende quanto trovasi a sud del 50° parallelo lat. Sud, cioè l'Isola degli Stati, le Isole Hermite, St. Idelfonse, l'Isolotto Horn il cui rilievo a Sud è il Capo.

E' più facile rimontarlo da Ovest ad Est, più aspro nel senso contrario per un continuo soffiare rabbioso dei venti: richiede comunque sempre durissimo impegno per superarlo: fu definito "il feroce guardiano della lugubre porta dei mari del Sud".

Dal 1900 al 1914 cinquantasette bastimenti si perdettero a Capo Horn, molti con l'intero equipaggio di cui non si seppe più nulla.

Se un bastimento non imboccava lo Stretto di Lemaire, abbreviando di sessanta miglia la rotta verso il Capo, esso doveva navigare ad est dell'Isola degli Stati ed affrontare l'aperto Oceano. In questo caso, invece di superare la regione dell'Horn in dieci - dodici giorni, (calcoli largamente approssimativi) impiegava intere settimane col rischio di perdere corpo e beni.

Per battere il Capo Horn ci voleva molta fortuna, molta perizia, uomini e navi di primissimo ordine.

Altre immagini del Raduno alle schede N° 2320, N° 4152.