ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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464 C.

NEREIDE
1913
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Epoca della foto: anno 1915 Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Nereide
Tipo sommergibile
Classe Nautilus
Unità Nautilus
Nereide
Cantiere Regio Arsenale di Venezia
Impostazione 1° Agosto 1911
Varo 25 aprile 1913
Completamento 1913
Servizio 9 settembre 1913
Dislocamento 225 tonn. in emersione
303 tonn. in immersione
Dimensioni lunghezza 40,96 m
larghezza di 4,30 m
Motore n.d.
Velocità 14 nodi in superficie
12 nodi in profondità
Autonomia n.d.
Combustibile benzina
Protezione //
Armamento 2 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio 19
Dismissione //
Radiazione //
Destino affondato il 5 agosto 1915
Note tecniche Progettato dal Maggiore del Genio Navale Curio Bernardis nel 1910.
Lo scafo era simile a quello delle siluranti di superficie.
I compartimenti allagabili centrali, resistenti sino a 40 metri di profondità come lo scafo esterno, erano ricavati all'interno dello scafo per circa un terzo della sua lunghezza.
Gli accumulatori erano sistemati nella metà inferiore dei due locali alle estremità prodiera e poppiera del sommergibile.
Note storiche Il smg Nereide fu incorporato nella 3ª Squadriglia Sommergibili dislocata a Brindisi da dove effettuò normali uscite e brevi crociere di addestramento.
Allo scoppio della 1ª Guerra Mondiale il battello fu impiegato per missioni offensive sotto le coste dalmate.
Il Nereide compì la prima missione di guerra dei sommergibili italiani trovandosi già in agguato davanti alle Bocche di Cattaro nella notte dal 23 al 24 maggio 1915.
Fu affondato all'alba del 5 agosto 1915 per siluramento da parte del sommergibile austriaco U. 5 al comando del Tenente di Vascello Von Trapp durante una manovra di ormeggio in un ancoraggio dell'isola di Pelagosa, da poco occupata dall'Italia, nelle cui acque nostre unità subacquee disimpegnavano turni e servizi di vigilanza.
Il 30 luglio del 1915, la Marina Austriaca con una squadra composta di due incrociatori leggeri e di sei caccia si presentava innanzi all'isola di Pelagosa, bombardandola ed effettuando uno sbarco.
I nostri ricacciarono gli Austriaci a bordo delle loro navi.
 Il Nereide
era ormeggiato a Pelagosa al comando del Capitano di Corvetta Carlo Del Greco.
All'alba de
l 5 agosto i nostri sommergibilisti di vedetta avvistavano una silurante subacquea nemica emersa improvvisamente dalle onde. Ormeggiati presso la riva, Carlo del Greco e i suoi marinai avrebbero potuto facilmente salvarsi abbandonando il Nereide.
Invece i marinai disormeggiarono il Nereide tentando l'immersione ed il lancio del siluro.
Il sommergibile austriaco riuscì a colpire per primo l'avversario, colandolo a picco con tutto l'equipaggio.
Didascalia  
Foto  

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