ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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 AUDACE (I°)
1913
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Epoca della foto: 20 dicembre 1913 Fotografo: sconosciuto

Origine: da una cartolina dell'epoca

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Audace
Tipo cacciatorpediniere
Classe Audace
Unità Audace
Animoso
Cantiere Orlando di Livorno
Impostazione 1912
Varo 1913
Completamento 1914
Servizio 1914
Dislocamento normale 780 tonn.
pieno carico 820 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 76,10 m.
larghezza 7,50 m.
immersione 2,60 m.
Motore 2 turbine a vapore
4 caldaie
potenza 5.000 ihp
2 eliche
Velocità 30 nodi
Autonomia 1.450 miglia a 10 nodi
Combustibile nafta 100 tonn.
Protezione n.d.
Armamento 1 pezzo da 120 mm. /canna 40 calibri
4 pezzi da 76 mm. / canna 40 calibri
3 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio 70
Disarmo //
Radiazione //
Destino affondata per collisione il 30 agosto 1916
Note tecniche Progetto dei Cantieri Orlando derivato della classe Indomito.
Rapporti ufficiali riportano che per le scarse qualità dimostrate in azione questa classe ebbe poco successo.
Ne furono prodotti solo due esemplari.
Note storiche All’entrata dell’Italia in guerra mondiale l’Audace fu assegnato alla Iª Squadriglia Cacciatorpediniere con i cacciatorpediniere Animoso, Ardente, Ardito e Francesco Nullo a Brindisi.
Il 24 maggio 1915, primo giorno di guerra, Audace, Ardito ed Animoso
effettuarono missioni lungo le coste albanesi.
Il 9 giugno 1915 i cacciatorpediniere Indomito, Intrepido, Impetuoso, Irrequieto, Insidioso, Animoso, Ardito, Audace ed all’esploratore Quarto, scortarono gli incrociatori corazzati Giuseppe Garibaldi e Vettor Pisani, partecipando al bombardamento dei fari di Capo Rodoni e San Giovanni di Medua.
L’11 luglio le Ardente, Audace, Animoso, Ardito, Strale e le torpediniere Clio, Cassiopea, Calliope, Airone, Astore, Arpia fecero di scorta agli esploratori Quarto e Marsala ed all’incrociatore ausiliario Città di Palermo che trasportavano truppe per occupare l’isola di Pelagosa.

Nella notte tra il 29 ed il 30 agosto 1916 l’Audace, di scorta al piroscafo Brasile salpato da Taranto e diretto a Salonicco, fece collisione con esso ed affondò a Capo Colonna davanti a Crotone.
Il relitto del cacciatorpediniere è stato localizzato nel 2007 su un fondale a 120 metri di profondità.
L'unità venne subito rimpiazzata con altra di progettazione e costruzione britannica su precedente commessa giapponese, già da questa marina battezzata Kawakaze, ma che fu acquistata dall'Italia nello stesso 1916 con il consenso della Marina Nipponica.
Di quest'ultima unità i rapporti furono molto positivi: buone qualità marine, robustezza e manovrabilità.
Alla nuova unità venne dato lo stesso nome di RN Intrepido poi  Audace (vedi schede 2923C, 3580C).
Didascalia Il cacciatorpediniere RN Audace in navigazione per prove di macchina nel Golfo di Genova.
Da notare che manca ancora l'armamento.
Foto Altre immagini del cacciatorpediniere RN Audace (I°) alle schede  2978C, 3578C, 3579C.

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