ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3680 C.

GIUSEPPE LA MASA
1895
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Epoca: anno 1910 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Giuseppe La Masa
Tipo cacciatorpediniere dal 1917 al 1929
torpediniera dal 1929 al 1943
Classe Giuseppe La Masa
Unità Giuseppe La Masa
Angelo Bassini
Agostino Bertani
Benedetto Cairoli
Giacinto Carini
Nicola Fabrizi
Giuseppe La Farina
Giacomo Medici
Cantiere Odero - Sestri Ponente, Genova
Impostazione 1° settembre 1916
Varo 6 settembre 1917
Completamento 1917
Servizio 28 settembre 1917
Dislocamento normale 840 t
pieno carico 875 t
Dimensioni lunghezza 73,5 m
larghezza 7,3 m
immersione 3 m
Motore 2 turbine a vapore
4 caldaie
potenza 16.000 hp
2 eliche
Velocità 30 nodi
Autonomia 2.230 miglia a 13 nodi
Combustibile nafta 150 tonn.
Protezione //
Armamento 4 cannoni da 102 mm / L canna 45 calibri
2 cannoni da 76 mm / L canna 30 calibri
4 tubi lanciasiluri da 450 mm
Equipaggio 99
Disarmo //
Radiazione //
Destino autoaffondata 11 settembre 1943
Note tecniche Derivate dalla classe Rosolino Pilo, erano attrezzate per l'utilizzo come posamine, lancio di torpedini da getto e dragaggio in corsa.
Nel 1940 l’unità fu portata in cantiere per essere rimodernata. I lavori di modifica comportarono la sostituzione dell'armamento con la rimozione di tre cannoni da 102 mm, la sostituzione dei pezzi da 76 mm con 8 mitragliere da 20 mm e la sostituzione di due tubi lanciasiluri da 450 mm con 3 da 533 mm.
Alle due unità sopravvissute al secondo conflitto mondiale venne montato un cannone da 102mm/L35, due mitragliere binate antiaeree da 20mm ed un impianto per il dragaggio mine.
Note storiche Unità operativa a fine settembre 1917, prese parte all'ultimo anno della prima guerra mondiale.
Nella notte del 1° luglio 1918 con altri sei caccia fornì appoggio ad una squadra di unità navali per il bombardamento delle linee austriache tra Cortellazzo e Caorle.
La formazione ebbe uno scontro con i cacciatorpediniere austroungarici Csikós e Balaton scortati da due torpediniere. Dopo un breve ingaggio durante il quale la Balaton venne danneggiata, le unità nemiche si disimpegnarono rientrando a Pola.
Terminato il conflitto, il 3 novembre 1918 una formazione composta dalla RN Giuseppe La Masa e dai cacciatorpediniere Audace, Giuseppe Missori e Nicola Fabrizi salpò da Venezia per Trieste.
A queste unità si aggregarono le torpediniere Climene e Procione salpate da Cortellazzo e la formazione gettò le ancore nel porto di Trieste alle 16.10.
Il Generale di Corpo d'Armata Carlo Ilarione Petitti di Roreto, imbarcato sulla Giuseppe La Masa, proclamò solennemente l’annessione della città all’Italia.
Tre giorni dopo, il 5 novembre, la corazzata Ammiraglio di Saint Bon ed i cacciatorpediniere Giuseppe La Masa, Giuseppe Missori, Rosolino Pilo e Giuseppe Cesare Abba fecero il loro ingresso nel porto di Pola.
Nel mese di agosto del 1923 l'unità venne inviata nel Dodecaneso a causa delle tensioni sorte tra l'Italia e la Grecia.
Nel 1929 l’unità fu declassata a torpediniera, alternando compiti nella Flotta a periodi di disponibilità.
Nel  1940 effettuò importanti lavori di ammodernamento.
Nel giorno dell'entrata dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, la Giuseppe La Masa si trovava nella base di Spezia assegnata alla XVIª Squadriglia Torpediniere, composta dalle Curtatone, Castelfidardo, Calatafimi, Monzambano e Carini.
Durante il conflitto ebbe principalmente compiti di protezione, scorta naviglio ed operazioni di salvataggio, operando principalmente nel Tirreno con sporadiche missioni di scorta naviglio verso l'Albania e la Grecia.
Il giorno dell'Armistizio la Giuseppe La Masa era nel porto di Napoli in attesa di effettuare lavori di revisione agli impianti.
Essendo impossibilitata a muovere, per evitarne la cattura l’11 settembre 1943 venne autoaffondata dal proprio equipaggio.
Didascalia  
Foto Altre immagini della RN Giuseppe La Masa alle schede , , .

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