Epoca: anno 1938 c | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome |
Vijelia (Romania) Sparviero (Italia) Mărăşti (Romania) Lovkiy (URSS) D11 (Romania) |
Tipo | incrociatore cacciatorpediniere |
Classe |
Aquila (per la Regia Marina Italiana) Mărăşti (per la Marina Reale Rumena) |
Unità |
Aquila
1937 alla Spagna Nazionalista
Melilla Falco 1938 alla Spagna Nazionalista Ceuta Nibbio 1920 alla Romania Mărăşeşti Sparviero 1920 alla Romania Mărăşti |
Cantiere | Pattison, Napoli |
Impostazione | 1914 |
Varo | 26 marzo 1917 |
Completamento | 1917 |
Servizio |
15 luglio 1917 nella Regia Marina Italiana 1º luglio 1920 nella Reale Marina Rumena 14 settembre 1944 nella Marina Sovietica |
Dislocamento |
standard 1431 t normale 1594 t pieno carico 1750 t con torpedini 1820 t |
Dimensioni |
lunghezza ft 94,69 m lunghezza pp 94,36 m larghezza 9,47 m immersione normale 3,40 m immersione pc 3,54 m |
Motore |
2 gruppi di turbine Tosi ad azione e reazione 5 caldaie tipo Thornycroft tubolari potenza 45.000 hp 2 eliche tripala |
Velocità | 34 nodi |
Autonomia |
1.700 miglia a 15 nodi 500 miglia a 30 nodi |
Combustibile |
nafta 130 t carico normale nafta 270 t pieno carico |
Protezione | |
Armamento |
origine: 3 pezzi singoli Armstrong 1899 da 152/40 mm 4 pezzi singoli Ansaldo 1917 da 76/40 mm 2 mitragliere da 13,2 mm 2 mitragliere da 6,5/80 mm 4 tubi lanciasiluri binati 2x2 da 457 mm bombe di profondità torpedini a rimorchio apparato posamine 40 mine 1920: 2 pezzi binati Schneider-Canet-Armstrong 1918-19 da 120/45 1 pezzo singolo Schneider-Canet-Armstrong 1918-19 da 120/45 2 pezzi Ansaldo 1917 da 76/40 mm 2 mitragliere da 6,5/80 mm 2 tubi lanciasiluri da 457 mm (2×2) 50 mine 1939: 1 pezzo singolo Schneider-Canet-Armstrong 1918-19 da 120/45 2 pezzi Ansaldo 1917 da 76/40 mm 2 mitragliere da 6,5/80 mm 2 pezzi SK C/30 da 37/83 mm 2 mitragliere binate da 13,2/76 mm 1 lanciabombe di profondità 2 apparati posamine con 40 mine 1943-1944 aggiunti: 1 pezzo binato SK C/30 da 37/83 mm 4 mitragliere SK C/38 da 20/65 mm |
Equipaggio | 139 |
Disarmo | |
Radiazione | 1963 |
Destino | demolita 1964 |
Note tecniche e storiche |
Nel 1913 il governo Rumeno ordinò una classe di quattro grandi
cacciatorpediniere al Cantiere Pattison di Napoli. Il loro nome era Vifor, Viscol, Vârtej e Vijelia. Il governo Italiano, appena entrato in guerra, il 5 giugno 1915 requisì i quattro vascelli in costruzione, ribattezzandoli Aquila, Falco, Nibbio e Sparviero. Queste unità erano più grandi dei cacciatorpediniere italiani dell'epoca e vennero classificati Esploratori. Nel 1920 due delle quattro unità, Sparviero e Nibbio, vennero rivendute alla Romania ed il 1º luglio 1920 entrarono in servizio nella Reale Marina Rumena con il nome di Mărăşti e Mărăşeşti. Le due unità che nella nuova marina di appartenenza costituirono la Classe Mărăşti. Vennero impiegate come cacciatorpediniere conduttori di flottiglia nel Mar Nero in compiti di scorta tra il Bosforo e la Crimea. I pezzi da 152/40 risultarono troppo pesanti e con bassa cadenza di tiro e nel 1919 vennero sostituiti con due batterie di cannoni binati in torretta da 120 mm più uno singolo sempre da 120 mm. Ambedue le navi cedute alla Romania furono attive nella seconda guerra mondiale, sopratutto nella scorta convogli e trasporto materiale strategico tra la Romania, il Bosforo e la Crimea. Nell'inverno 1941/42 sulla Mărăşti si ebbe un incidente ad una turbina che andò fuori giri per la rottura di un'elica e ciò ne provocò una diminuzione della velocità ad un massimo di 22 nodi. Per questo da allora non si allontanò mai dalla costa. La Mărăşti subì più volte infruttuosi attacchi subacquei: il 7 settembre 1942 ad opera del sommergibile sovietico SHCH 207 ed il 7 luglio 1943 da parte del sommergibile sovietico SHCH 201. La Mărăşeşti subì anch'essa più volte infruttuosi attacchi subacquei: il 6 novembre 1941 con 6 siluri ad opera del sommergibile sovietico S 33; il 1º giugno 1943 con due siluri dal sommergibile D 4. Durante una di tali missioni, il 7 (16?) luglio 1943 affondò il sommergibile sovietico M 31 della classe M in caccia tra Costanza e Sulina. Il 29 agosto 1944, con la capitolazione della Romania ambedue le unità si arresero a Costanza alle truppe sovietiche che, sequestrate le navi, il 14 settembre 1944 le misero in servizio nella Flotta del Mar Nero con i nomi di Lovkiy (ex Mărăşti) and Lyogkiy (ex Mărăşeşti). Il 12 ottobre 1945, conclusasi la guerra, 1945 furono restituite alla Romania che le rinominò D12 e D11 rispettivamente. Vennero ambedue radiate nel 1963 ed avviate alla demolizione, che avvenne l'anno dopo. Le altre due unità, Aquila e Falco rimasero nella Regia Marina e solo nel 1937 vennero cedute alla Spagna nazionalista, dove assunsero il nome di Melilla e Ceuta. All'epoca la Spagna Nazionalista aveva un solo cacciatorpediniere operativo, il Velasco. Nonostante la loro anzianità effettuarono un intenso servizio. Dopo la guerra rimasero operative nella Marina Spagnola. |
Resumé della Classe |
Sparviero
Mărăşti Vijelia varo 26-31917 - serv 15-7-1917 -
rad 1963 Nibbio Mărăşeşti Vârtej varo 30-1-1918 - serv 15-5-1918 - rad 1963 Aquila Melilla 1916 Marina Nazionalista Spagnola 1937 demolita 1950 Falco Ceuta 1919 Marina Nazionalista Spagnola 1937 demolita 1948 |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini della RN Sparviero poi Mărăşti alle schede 3790C, 4003C, 4004C, 4065C. |