ARCHIVIO VECCHIE VELE


139 A.

LORENZO

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca della foto: anno 1924 in porto a Genova Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio Tomaso Gropallo

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

La nave Lorenzo in porto a Genova.

Venne costruita nel 1902 dal cantiere Chantiers & Atéliers du Grand Quevilly de St. Nazaire (Penhoët) Chantiers de Normandie per conto della Société de Navigation du Sud-Ouest di Bordeaux con il nome di André Théodore per la somma di 700.000 franchi.

Faceva parte di una serie di otto navi (conosciuta come Serie Léon Blum) aventi le stesse caratteristiche:
Léon Blum, Amiral Cecille, Ernest Reyer, Rancagua, Quillota, Berengère, Madeleine, André Théodore.

La chiglia venne impostata in cantiere il 16 giugno 1902.
 
Stazzava  2.852 tonnellate lorde e 1.879 nette. Dislocamento 4.725 tonnellate. Portata  3.250 tonnellate.

Lunghezza f.t. 86 metri, tra le perpendicolari 79,45. Larghezza 13,35 metri. Immersione 7,29 metri.

Bastimento imponente dal solido scafo in acciaio, teneva ottimamente il mare anche se non eccelleva in velocità. I marinai ne riassumevano così le caratteristiche: "guance larghe, culo grosso".

Attrezzato a nave, era spazioso e confortevole, dotato di lungo cassero con cabine, salette e corridoio di isolamento contro le murate.

Venne varato il 14 novembre 1902 ed uscì armato dal cantiere il 23 gennaio 1903.

Fu molto redditizio ai suoi armatori.

Per la sua prima campagna fu spedito in Pacifico e ritornò ad Ipswich con grano ma, mentre era alla discarica, venne posto sotto sequestro.

Messo all'asta nel 1904, fu comprato dalla Bureau Fréres & Baillergeau di Nantes per 350.000 franchi.

Questa compagnia lo tenne per i successivi 22 anni, facendolo navigare soprattutto nel Pacifico.

Doppiò venti volte Capo Horn: sei da Ovest e quattordici da Est.

Trasportò otto carichi di grano, sei di carbone, sei di merci generali e cinque di nitrati.

La traversata più lunga durò 214 giorni, la più breve 83.

Superò diversi pericoli ma mai gravi, salvo quando la sera del 22 febbraio 1916  all'attraversamento delle gelide acque tempestose del Capo Horn in assenza di visibilità per nevischio, per un pelo evitò la collisione con il veliero Victorine della Compagnia  inglese Bondes che viaggiava al gran lasco in senso inverso. Rischio mortale ma nessun danno.

Nel 1921 noleggiato dallo Stato francese faceva ritorno dall'Australia con grano dopo 141 giorni di mare ed il 6 dicembre 1921 entrava nel canale della Martinière a Nantes per essere demolito.

Nel 1924 venne invece acquistato dai Dufour di Genova, i quali inviarono a Nantes il Cap. Massone e buon equipaggio che prese in consegna il bastimento, lo riassettò, gli cambiò nome in Lorenzo, inalberò il Tricolore ed uscì spettacolarmente senza rimorchio manovrando dallo stretto Passo dei Donges verso il mare aperto con tutte le vele a riva.

Al bastimento vennero poi tolte le vele quadre alla mezzana trasformandolo in brigantino a palo e fu impiegato per altri quattro anni sulla rotta Cadice - Rosario con sale per i saladeros all'andata e quebracho per conceria al ritorno. Ogni traversata durava più o meno 60 giorni.

Negli ultimi viaggi per mancanza di equipaggio velico fu ancora trasformato l'armamento: furono tolte le vele quadre anche dalla maestra e divenne così nave - goletta (vedi foto).

Navigò sino al 1927 tra il Mediterraneo ed il Rio de la Plata.

Infine nell'estate del 1928 venne disarmato al Molo Duca degli Abruzzi in Genova e fu demolito nel gennaio 1929, le strutture a Genova e lo scafo rimorchiato a Savona.

Altre immagini della nave alle schede N° 1131A, 1132A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI