ARCHIVIO VECCHIE VELE


256 A.

STAR OF FRANCE

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca della foto: anno 1910 circa Fotografo: sconosciuto

Origine: Cortesia dell'University of Washington Libraries

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

La nave Star of France venne costruita nel 1877 dai cantieri Harland & Wolff di Belfast.

Scafo in ferro, stazzava 1.776 tonnellate lorde e 1.522 nette. Lunghezza 78,63 metri, larghezza 11,58.

Venne varata il 21 novembre 1877.

Era la dodicesima Star della flotta di J. P. Corry & Co., fondata nel 1814 per il traffico del legname del Nord America. Nello stesso anno venne varata la Star of Italy, gemella della Star of France, identica in tutto tranne che nella polena.

Non erano le più grandi della flotta Corry, ma, costruite nello stile clipper, sicuramente le più veloci.

Il 7 gennaio 1878 la nave partì per il suo primo viaggio, da Belfast a Calcutta.

Rimase su quella rotta per ben sette anni, dopo di che, a causa della concorrenza dei vapori che, oltre ad essere più capaci accorciavano la rotta con l'apertura del Canale di Suez, venne messa sulle rotte del commercio della lana australiana per l'Inghilterra.

Nel 1898 venne venduta alla Puget Sound Commercial Company di J. J. Moore e registrata nelle Hawaii con la speranza di entrare nel Registro Navale Americano qualora le Hawaii fossero diventate parte degli Stati Uniti.

In effetti nel 1900 la Star of France divenne un bastimento americano dopo l'approvazione dell'Organic Act del 1900 (nel quale documento peraltro la nave era specificata) con il quale le Hawaii divennero un territorio degli Stati Uniti.

Passata sotto bandiera americana, la nave venne immediatamente iscritta nel compartimento marittimo di Port Townsend, Stato di Washington, facendo i viaggi triangolari dal Puget Sound all'Australia con legname, ritornando alle Hawaii con carbone di Newcastle (A).

Nel 1902 la Star of France venne venduta alla Pacific Colonial Company che la noleggiò alla Alaska Packers Association. Quest'ultima la utilizzava per la campagna della pesca al salmone da San Francisco a Bristol Bay, Alaska.

Ogni primavera la Packers noleggiava la nave sino al 1905, quando infine procedette al suo acquisto.

Nell'inverno 1906-1907 subì ampie modifiche: la poppa dagli originari 14 metri venne allungata a 27 metri per permettere l'alloggiamento di oltre  150 pescatori. Venne aggiunto un nuovo argano, nuove ancore e nuove catene, ampliate le tughe ed aggiunti ponti volanti per le numerose lance da pesca imbarcate e nuove maniche a vento per l'aerazione sottocoperta.

Nella stiva vennero aggiunti serbatoi per 1.000 tonnellate d'acqua.

Così riallestita, la Star of France riprese le campagne di pesca: nei mesi di marzo - aprile partiva da Bristol Bay, Alaska, ritornando in porto a settembre. In inverno, un equipaggio ridotto manteneva efficiente la nave nel cantiere di Alameda e la primavera seguente, dopo la pulizia della carena ed una nuova verniciatura, ripartiva per la nuova campagna di pesca.

Nel 1918 il ghiaccio precoce impedì il ritorno in porto e l'equipaggio si ammutinò.

Nel 1925 l'accresciuta velocità ed affidabilità dei vapori, la crescente difficoltà a reperire buoni marinai a vela e la crisi del commercio del salmone furono i motivi della fine della carriera della nave.

Per anni rimase in disarmo nella Baia di San Francisco.

Nel 1933 la nave venne acquistata dal Capitano Anderson della Hermosa Amusement Corporation che la ribattezzò Olympic II trasformandola in cafeteria e battello di ristoro per bagnanti, turisti e pescatori.

Terminati i lavori, nell'estate del 1934 la ormeggiò fuori dalla spiaggia di Hermosa Beach.

Nella primavera del 1940 cambiò ancoraggio e venne portata sull'Horseshoe Kelp Bed, davanti a San Pedro.

Il 4 settembre 1940 a causa della nebbia venne investita dal piroscafo giapponese Sakito Maru di 9.500 tonnellate.

In tre minuti la nave affondò. Persero la vita otto persone, cinque delle quali erano ragazzi.

Un'altra immagine della Star of France è alla scheda 698A.

Foto: http://www.lib.washington.edu

Bibliografia:
Jim Gibbs, Pacific Square-riggers., p. 117.
William L. Worden. Cargoes, Matson First Century, p. 21.
Citato in: Tacoma Public Library

ELENCO ALFABETICO VELIERI