Il brigantino
Costa del Sol
nello scalo della Darsena nel porto di Savona.
Venne costruito nel 1908 nel Cantiere Navale Michele Donnarumma di
Torre del Greco con il nome di Bartolomeo.
Scafo: ordinate in rovere spessore12 cm, fasciame esterno in rovere spessore
7 cm, controfasciame in pino marittimo da 7 cm.
Stazza 188,31 tsl, 165,06 tsn.
Portata 600 tonn.
Lunghezza m. 34,72.
Larghezza m. 7,35.
Immersione m. 3,60.
1908 Armatore G. Sorrentino, Torre del Greco. Compartimento Marittimo
di Napoli.
Cap. V. Lombardo 1908.
Cap. G. Sorrentino 1912-1922.
Venne utilizzato per il
trasporto di pozzolana e laterizi (sabbia, lastre di pietra,
mattoni e materiale da
costruzione) e di merce varia, a seconda dei noli.
1922 Armatore Marchi & Co., Viareggio. Compartimento Marittimo di
Viareggio.
Cap. D. Bertilotti 1922-1923.
1924 Armatore Giovanni Bono di L., Viareggio.
Ribattezzato
Giovanni R.
1925 Riacquistato
dall'Armatore Marchi & Co.,
Viareggio.
1926 Stesso
Armatore, ribattezzato Violetta R.
1928 Armatore Gaetano De Pirro fu Francesco & C., Porto Santo
Stefano.
Compartimento Marittimo di
Livorno.
Ribattezzato
Fernanda.
Nel 1939 venne dotato di motore ausiliario a nafta Klöckner-Humboldt-Deutz a
4 tempi, 3 cil. 190x400 mm.
da90 bHP costr. 1938. Velocità 7,5 nodi.
Nell'estate del 1953 divenne il
set di due films: il primo è Il Tesoro di Montecristo
ed il secondo La
Vendetta di Montecristo, ambedue usciti nel 1954.
Nel 1963 venne portata ai lavori nel cantiere Carlini a Rimini ed
allestita nel
cantiere Morini di
Ancona.
Ne uscì una signorile
imbarcazione da crociera per trasporto passeggeri, dotata di
motore, 15 cabine doppie, un
salone di 40 mq. con arredamenti e finiture di lusso.
Nel 1967
è
apparso anche nella scena finale del film "Dillinger è morto" di
Marco
Ferreri, uscito nel 1968.
1967
il motoveliero venne acquistato
dall' Armatore Cap. Vittorio
Falsita, Genova.
Cap. V. Falsita 1968-1982.
Questo secondo i Registri dei
Lloyd's di Londra, invariato dal 1968 al 1982.
Secondo altre fonti
risulterebbe che il motoveliero ebbe i seguenti avvenimenti:
Nel 1967 fu acquistato da una
società panamense facente capo all'armatore
greco
Alexandros
Stavros Mylonadis
di Chios e da qui in poi il motoveliero venne identificato con il nome di
Costa del Sol.
Il 14 settembre 1973 un’avaria costrinse il brigantino a riparare nel porto
di Savona, nel quale rimarrà tirato in secco a marcire sotto sequestro del
pretore di Lucca, in balia di alterne vicende giudiziarie poi rivelatesi
infondate.
Dopo la morte del comandante nonché armatore Mylonadis avvenuta il 4
novembre 1991, in data 25 febbraio 1992 il Comune di Savona determinava di
procedere alla sua demolizione.
Il 5 maggio 1992 il brigantino sopravvisse ad un primo tentativo di
incendio.
Il 23 luglio 1992 la Sovrintendenza ai Beni Culturali bloccava l'ordinanza
di demolizione e, mentre il Ministero della Marina Mercantile continuava a
sostenere la non rilevanza storico-artistica del brigantino, si avanzavano
ipotesi di una sua sistemazione come monumento in qualche piazza della
città.
Il 14 aprile 1994 il veliero fu vittima di un ulteriore incendio col quale
finì la sua storia.
Altre immagini alle schede N°
378A, N°
1347A, N°
1348A.
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