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725 A. MAUD |
Epoca: anno 1924 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Cortesia dell' University of Washington Libraries © |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Lo schooner a tre alberi Maud venne costruito nel 1917 a Kristiania (ora Oslo) per conto dell'esploratore norvegese Roald Amundsen. Il Maud venne da lui progettato per resistere nel ghiaccio. Amundsen fu il primo esploratore a navigare dove si credeva esistesse il Passaggio a Nord Ovest ed a dimostrarne la non esistenza. Nel luglio 1918 partì da Oslo per il Polo attraverso il Passaggio di Nord Est lungo le coste della Siberia con l'intento di farsi bloccare dai ghiacci a nord dello Stretto di Bering. Tuttavia il ghiaccio quell'anno si formò in anticipo ed il Maud con il suo equipaggio di dieci persone rimase imprigionato tra i ghiacci a nord di Capo Čeliuskin. Rimase per ben due anni imprigionato negli spessi ghiacci sulla costa siberiana: l'Amundsen quasi morì per l'attacco di un orso polare ed un'altra volta rischiò la vita a causa del monossido di carbonio esalato da una stufa mentre da solo in una tenda stava facendo rilevazioni scientifiche. Il 27 luglio 1920 riuscì a scendere a sud e ritornò a Nome in Alaska per riparazioni ed approvvigionamenti. Dopo altri due tentativi falliti di raggiungere il Polo Nord, il Maud dovette ancora tornare indietro con l'elica danneggiata. Infine nel 1925 l'Amundsen abbandonò il progetto e la spedizione artica. Il Maud venne messo sotto sequestro a Seattle dai creditori e venduto all'asta. Venne acquistato dalla Hudson's Bay Company e portato in cantiere a Vancouver per i lavori. Rimesso in mare con il nuovo nome di Baymaud, nel giugno 1926 salpava per l'Artico Occidentale. Doveva servire per trasportare le provviste ai punti di scambio più lontani della compagnia e per ritirarvi le pelli acquistate o scambiate dai suoi agenti locali. Tuttavia il Maud non tornò mai indietro: nell'inverno 1926 - 1927, rimasto bloccato nel mare ghiacciato vicino alla costa di Cambridge Bay, venne utilizzato come magazzino, posto di scambio, negozio e stazione telegrafica meteo. I due rapporti quotidiani che il marconista W. G. Crisp regolarmente trasmetteva al Controllo Radio di Mackenzie furono i primi meteo fissi della costa artica canadese. Nell'inverno del 1930 si produsse una falla nello scafo del Baymaud, che affondò all'ormeggio. Colato in acque basse, la sovrastruttura emergente venne asportata dalle tempeste ed ancora oggi lo scafo giace sotto sette metri di acqua gelida da cui spunta l'impavesata di dritta. Nel 1996 un team di archeologi del Museo Marittimo di Vancouver iniziò l'esplorazione del relitto. Per la maggior parte intatto, conserva ancora all'interno tutto il materiale che vi era al momento del naufragio, rimasto praticamente congelato per tutti questi anni. Foto: Biblioteca dell'Università dello Stato di Washington, Divisione Collezioni Speciali. |