Wavertree 1885
Veliero (windjammer) armato a nave, costruito nel 1885 con scafo in
ferro dal cantiere Oswald, Mordaunt & Co. di Southampton, originariamente
per RW Leyland & Co., Liverpool, ma completato come Southgate
per Chadwick & Pitchard di Liverpool.
Assegnata al Registro Ufficiale Britannico al
No. 91286 e segnale KFBL. Come Yard 231.
Le sue dimensioni sono: lunghezza ft m. 85,10, larghezza m. 12,25 profondità
7,44.
Stazza lorda 2.170 tonnellate, 2118 e 2014 tonnellate NRT sotto la
piattaforma.
Nave a vela sorella della Fulwood (1885) stesso proprietario.
Wavertree è stata una delle ultime navi a vela di grandi dimensioni
realizzati in ferro battuto in quanto la scelta dei costruttori navali,
anche in Inghilterra, stava abbandonando il ferro per passare all’acciaio.
Oggi è il veliero più grande costruito in ferro ancora a galla.
Fu messo al comando della nave il Capitano R.N. Smith.
L’imbarcazione inizialmente è stata utilizzata per il trasporto di iuta
indiana, tra l'India orientale (oggi Bangladesh) e la Scozia.
Dal 6 marzo 1886 al 25 giugno ha navigato da Penarth a Singapore.
Dal 30 ottobre 1886 al 22 aprile 1887 ha navigato da Chittagong a Dundee.
Il 29 giugno 1888 fu riscattata per RW Leyland & Co., Liverpool, ed è
stata ribattezzata Wavertree.
Il 7 giugno 1892,
mentre dirigeva a Sydney, il carico
generale di Londra ha preso fuoco.
Dal 3 ottobre 1892 al 14 novembre ha navigato da Newcastle, NSW, a
Valparaiso.
Il 21 agosto 1903 venne dato il comando al capitano John Wingfield Yates.
L'8 febbraio 1904 la comandava il Capitano William Barton Tilston.
Il 2 febbraio 1905 la comandava il Capitano John James Simpson.
Il 12 ottobre 1908 ad Ellesmere Port la nave a vapore Morayshire
entrò in collisione con la Wavertree.
Nel dicembre
1910 a causa di un violento “sbuffo” al largo di
Capo Horn la Wavertree disalberò. Malgrado i forti danni subiti,
l’equipaggio riuscì a mantenere a galla la nave trascinandola verso le
vicine isole Falkland, ormai priva dell’albero maestro e con quello di
mezzana ridotto ad un mozzicone. Il crollo degli alberi aveva aperto grosse
falle sul ponte schiacciando le pompe e le due lance di salvataggio.
In quello stato la Wavertree restò tristemente
condannata
all’ancora a Port Stanley, Isole Falkland. (vedi
foto 947A e 948A).
In quello stato fu venduta per £ 2850. Successivamente ha lavorato come
magazzino galleggiante a Punta Arenas, Cile, fino al 1948.
Il 6 agosto 1947 venne venduta a Luis Uribe Parilla-Mutis come ferro
vecchio.
Nel gennaio 1948 venne trasferita a Buenos Aires, Argentina, dove fu
utilizzata come “barcone” con il nome di Don Ariano N. 1968. Ma
persino gli scaricatori di porto la chiamavano “el velero grande”.
I l fato non
restò sordo: nel 1968 la nave fu acquistata dal Museo del Porto di South
Street a New York. Nel 1980 il piano pubblicato dal Museo
non includeva
però
il restauro della nave. Il presidente John
Hightower accolse tuttavia l’aiuto dalla National Maritime Historical
Society
per salvarla e in quattro anni di campagna, dal
1980 al 1984, attraverso la pubblicità ed il sostegno del volontariato della
NMHS fu raccolto quasi un milione di dollari allo scopo di restaurare la
nave.
Da quel momento in poi, i sostenitori del museo con un travagliato progetto
di restauro riuscirono a completare la trasformazione del veliero
riportandolo allo stato originale.
Oggi la Wavertree è conservata come nave museo nel porto di South
Street Seaport a New York accanto ad un’altra windjammer: La
Peking (del quale
vedi la scheda
366A).
Altre immagini della
Wavertree alle
schede seguenti
947A,
948A,
949A,
950A. |